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lfd. Nr.
473
Prot. Nr.
11625
Sender
Orsenigo
Empfänger
Pizzardo
Ort
Berlin
Datum
24.10.1934
Archiv
AA.EE.SS. Germania, Scatole 4, fol. 6r-7r
Betreff
Crisi della chiesa evangelica
Regest
Überlegungen zur Situation der evangelischen Kirche in Deutschland; den „Deutschen Christen“ laufen die Gläubigen davon; der traditionelle antirömische Affekt des Lutheranismus stehe andererseits einem wünschenswerten Bündnis von katholischer Kirche und evangelischer Bekennender Kirche gegen das „Neuheidentum“ des NS im Wege.
Dokument
1Mentre la crisi o meglio la lotta religioso-politica fra i due partiti della chiesa evangelica si fa sempre più acuta, tanto da vedere fra i focosi difensori della fede “in Cristo Redentore” non pochi pastori come Dibelius, che fino a ieri avevano predicato un protestantesimo semi-razionalista, preparando così inconsapevolmente, ma logicamente quei protestanti “nazionalsocialisti” che oggi essi combattono, il Governo non sa decidersi né a cambiare il “vescovo” del Reich né a ritirare il Consigliere laico Dr. Jäger, e neppure a procedere decisamente contro i tenaci avversari della sua politica religiosa.
2La lotta credo si protrarrà così ancora per qualche tempo, essa però – almeno a Berlino e nei dintorni – rimane quasi impercettibile: è una guerriglia che raramente varca la soglia delle abitazioni dei pastori o delle chiese.1
O. bewegt sich mit diesen Überlegungen nicht ganz am Puls der sich in jenen Tagen überstürzenden Ereignisse: nach den Übergriffen Müllers gegen die Bischöfe Wurm und Meiser hatte am 20.10.1934 die in Berlin-Dahlem versammelte zweite Reichsbekenntnissynode der Deutschen Evangelischen Kirche den „Deutschen Christen“ (DC) den Gehorsam aufgekündigt und ihrerseits den Anspruch auf Alleinvertretung der Evangelischen Kirche erhoben. Diese hier offiziell verkündete Spaltung blieb keineswegs hinter verschlossenen Türen, sondern beendete die gewaltsame Eingliederungspolitik des „Reichsbischofs“ und seines „Rechtswalters“ Jäger und beschleunigte den Niedergang der DC und der sog. „Reichskirchenregierung“ (vgl. Scholder, Die Kirchen und das Dritte Reich II, S. 335-348); zum Fortgang die Berichte No. 11646 vom 27.10.1934 und No. 11701 vom 05.11.1934.
Ai giornali e al radio fu proibito parlarne; le notizie recate dai giornali esteri non sono mai raccolte dalla stampa, né contraddette pubblicamente. Il silenzio, la paura degli oppositori e soprattutto la poca fede religiosa di tutti sono i maggiori alleati della politica religiosa del Governo in rapporto alla chiesa evangelica. Le chiese ancora amministrate da pastori della vecchia tendenza si popolano discretamente nei giorni festivi, attratti però i fedeli dall’occasione di udire un discorso piccante; le chiese passate ai pastori aderenti al “vescovo” del Reich già rivelano una certa diserzione dei fedeli; qualche volta si cerca mascherarla, facendo comandare a schiere di organizzati (SA o Hitler-Jugend) di presenziare al servizio divino: ma tutti allora rilevano che si tratta di “fedeli” comandati.
3Tutto sommato è innegabile che assistiamo a una radicale evoluzione del luteranesimo, che potrebbe anche essere l’ultima e fatale. Peccato che i dissidenti dal nazionalsocialismo ossia i vecchi luterani siano tutt’altro che preparati a tirare le conseguenze logiche di queste disillusioni: non ostante il dignitoso e sempre benevole contegno dei cattolici, essi piegano volontieri verso il razionalismo oppure si fossilizzano sempre più nell’antico luterano odio antiromano, il quale rimane sempre agli occhi del popolo il miglior attestato del protestantesimo genuino.
4Non è mancato da parte di qualche Vescovo cattolico anche qualche chiaro invito ad una lotta unita per la difesa di beni spirituali comuni contro l’imperversare del neopaganesimo, ma senza trovare alcun serio riscontro: l’odio verso Roma è più forte che l’amore a Cristo!
5D’altra parte anche questo forse è provvidenziale, perché associandoci troppo a nemici secolari, oggi d’un colpo divenuti audaci nella lotta religiosa in contrasto con una fede fino a ieri molto tepida, si corre pericolo di combattere per scopi, che hanno tutta la probabilità di non essere solo religiosi, e guai se un giorno il Governo potesse farci il rimprovero di aver fatto causa comune con i nostri tradizionali nemici religiosi per scopi equivoci. Qualche giornale estero protestante o simpatizzante per i protestanti pare invece abbia tutto l’interesse a fomentare questo connubio luterano-cattolico.
6Bekennende Kirche
Anhang

1 O. bewegt sich mit diesen Überlegungen nicht ganz am Puls der sich in jenen Tagen überstürzenden Ereignisse: nach den Übergriffen Müllers gegen die Bischöfe Wurm und Meiser hatte am 20.10.1934 die in Berlin-Dahlem versammelte zweite Reichsbekenntnissynode der Deutschen Evangelischen Kirche den „Deutschen Christen“ (DC) den Gehorsam aufgekündigt und ihrerseits den Anspruch auf Alleinvertretung der Evangelischen Kirche erhoben. Diese hier offiziell verkündete Spaltung blieb keineswegs hinter verschlossenen Türen, sondern beendete die gewaltsame Eingliederungspolitik des „Reichsbischofs“ und seines „Rechtswalters“ Jäger und beschleunigte den Niedergang der DC und der sog. „Reichskirchenregierung“ (vgl. Scholder, Die Kirchen und das Dritte Reich II, S. 335-348); zum Fortgang die Berichte No. 11646 vom 27.10.1934 und No. 11701 vom 05.11.1934.
Biographien (5):Sachdatensätze (1):

Berichte des Apostolischen Nuntius Cesare Orsenigo
aus Deutschland 1930 bis 1939
Im Auftrag des Deutschen Historischen Instituts in Rom und in Kooperation mit der Kommission für
Zeitgeschichte Bonn und dem Archivio Segreto Vaticano herausgegeben von Thomas Brechenmacher
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