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lfd. Nr.
429
Prot. Nr.
10704
Sender
Orsenigo
Empfänger
Pacelli
Ort
Berlin
Datum
26.06.1934
Archiv
AA.EE.SS. Germania, Pos. 650, fasc. 198, fol. 85r-86v
Betreff
Soppressione giornale „Bayerischer Anzeiger”
Regest
Publikationsverbot gegen den „Bayerischen Anzeiger“; O.s vergebliche Versuche, eine Rücknahme der Maßnahme zu erreichen. – Militärseelsorge: Statuten und Apostolisches Breve.
Dokument
1Mentre ringrazio vivamente Vostra Eminenza Reverendissima di avermi spedito copia dell’“Aide-Memoire” fatto pervenire a questo Governo del Reich a proposito della sospensione, per tre mesi, del “Bayerischer Anzeiger” di Regensburg1
Vgl. Bericht No. 10503 vom 09.06.1934. – Aide-Mémoire des Hl. Stuhls an die Deutsche Botschaft beim Hl. Stuhl, 12.06.1934, mit Protest gegen die Maßnahme und Forderung, diese „beschleunigt“ zurückzunehmen; Albrecht (Bearb.), Notenwechsel I, S. 170/171.
e di avermi comunicato a questo riguardo anche i veneratissimi desideri del Santo Padre per un azione energica,2
Nicht ermittelt.
sono dolente dover comunicare che finora, non ostante i ripetuti tentativi del Nunzio Apostolico, del Vicecancelliere von Papen e degli interessati, la sospensione non fu ancora ritirata. Il mio primo passo presso il Ministero degli Esteri ebbe per risultato un immediato colloquio del Ministro barone von Neurath con il Ministro della Propaganda Signor Göbbels, il quale, a corto di argomenti per giustificare il suo modo di agire e al tempo stesso ostinato nell’applicazione del provvedimento in vista della possibilità di far così cessare per sempre questo benemerito giornale, si sottrasse alle conseguenze logiche dell’argomentazione di Sua Eccellenza il Ministro con un freddo: “Ci penserò.” Dopo questo insuccesso il Ministero degli Esteri non osò più ricevermi ancora scusandosi prima col fatto che il Ministro era assente, (e infatti partecipò all’incontro del Cancelliere con il Capo dello Stato d’Italia),3
Vgl. die Aktenvermerke Menshausens vom 15. und 23. 06.1934, in: Albrecht (Bearb.), Notenwechsel III, S. 34 und ebd., Anm. 2.
poi a causa delle preoccupazioni suscitate da S.E. von Papen con il suo discorso,4
O. bezieht sich hier auf die sog. „Marburger Rede“ Franz von Papens vom 17.06.1934, die zur Vorgeschichte des „Röhm-Putsches“ zu zählen ist. In dieser „von langer Hand vorbereiteten Rede [wies der Vizekanzler] nicht nur die revolutionären Ansprüche der SA zurück […], sondern [sie war] darüber hinaus als offener Affront gegen die NSDAP und deren Parteiführung, also auch gegen Hitler, konzipiert.“ Postert: Das Ende der konservativen Ambitionen. Franz von Papen und die Vizekanzlei im Sommer 1934, S. 351, sowie Bericht No. 10649 vom 22.06.1934.
(preoccupazioni che il Consiglio dei Ministri non ha ancora avuto il coraggio di affrontare, rimandando la seduta a Luglio), e finalmente facendomi osservare per telefono che sarebbe meglio rimandare la conversazione da me ripetutamente chiesta circa il divieto del “Bayerischer Anzeiger” a dopo le imminenti trattative dell’Episcopato con il Governo circa il Concordato.5
Vgl. Bericht No. 10541 vom 13.06.1934.
Fortunatamente ho potuto chiedere di esser ricevuto almeno per altro motivo, ed ho accennato al Breve per la nomina del Vescovo da campo. In tal modo ho potuto ieri, dopo aver presentato il testo del Breve e fatto presente il senso del vocabolo “Benehmen” (Protocollo all’art. 27 cap. 4)6
O. hatte am gleichen Tag, 26.06.1934 (nicht „ieri“), dem Reichsaußenminister die Statuten zur geplanten Militärseelsorge überbracht, um gem. Schlußprotokoll zu Art. 27,4 RK das „Benehmen“ der Reichsregierung zum Erlaß des Apostolischen Breve über die Militärseelsorge in Deutschland einzuholen. Vgl. Aufzeichnung Neuraths, 26.06.1934; Albrecht (Bearb.), Notenwechsel III, S. 35. Vgl. Pacelli an O., 16.06.1934, und Bericht No. 13.251 vom 09.05.1935.
toccare anche l’argomento del giornale di Regensburg così ingiustamente sospeso. S. E. ha accennato alla destrezza maliziosa, con cui si è pubblicato il titolo del libro dell’Eminentissimo Cardinale Faulhaber senza dire si trattasse di un libro, per cui a molti parve fosse un articolo scritto espressamente per l’occasione in risposta alle accuse. Mi fu facile dire che fosse anche così tanto il giornale come Sua Eminenza il Cardinale erano nel pieno diritto di farlo, in base alla legge naturale della legittima difesa. Io poi mi credevo in diritto di far appello anche al Concordato art. 5 che obbliga lo Stato a impedire le offese agli ecclesiastici nella loro qualità di ecclesiastici, osservando che a questo io aveva già accennato subito dopo il discorso del Ministro Göbbels, protestando presso il Segretario di Stato agli Esteri Signor von Bülow,7
Demarche O.s gegen die Sportpalastrede Goebbels’ vom 11.05.1934; vgl. die Aufzeichnung Bülows vom 14.05.1934, in: Albrecht (Bearb.), Notenwechsel III, S. 31, und Bericht No. 10361 vom 19.05.1934. Auszug aus der Goebbels-Rede in: Müller (Hg.), Katholische Kirche und Nationalsozialismus, S. 274.
per guisa che il mio intervento ora era perfettamente consono ai miei doveri di Nunzio e non era un intervento privato per amore a un giornale così detto del Centro. Ho fatto osservare che il ritardo a decidere era già una decisione di condanna per un giornale che ha bisogno di uscire ogni giorno, se vuol conservar i suoi abbonati; che questo procedere equivaleva praticamente a una sentenza di morte inflitta evitando il processo, tanto che si potrebbe poi intentare una causa. Infine ho aggiunto, che difficilmente un giornale può scomparire senza che la stampa anche estera se ne occupi: se quindi verranno amari commenti, non si dovrà poi incolpare gli innocenti. Il Ministro degli Esteri, che è certo molto benevolo e anche ben disposto a difendere ogni buona causa, mi ha lasciato velatamente comprendere che si trova dinanzi alla strapotenza del Ministero della Propaganda, e che era difficile per lui un ulteriore passo, ma che tuttavia voleva ancora fare qualche cosa.8
Vgl. die Aufzeichnung Neuraths über diese Unterredung mit O., 26.06.1934; Albrecht (Bearb.), Notenwechsel III, S. 37. – Die Interventionen des Nuntius blieben erfolglos. Die gegen den „Anzeiger“ gerichtete Maßnahme wurde seitens des Propagandaministeriums nicht aufgehoben; die Zeitung konnte erst Anfang September wieder erscheinen; ebd., S. 37, Anm. 2. Vgl. Joseph Held (Hg.): Zeitungsgeschichte, Zeitgeschichte. Beiträge zur Regensburger Pressegeschichte, Regensburg 1959.
Io non ho mancato di far conoscere il caso anche ai Vescovi che stanno trattando, ma per ora non ebbero occasione di poter precisare il caso nelle loro conversazioni, dato che vertono ancora sulle pregiudiziali, cioè sul pericolo, che presenta per la fede cristiana il movimento del neopaganesimo in Germania.
2Accludo una relazione circa dimostrazioni ostili inscenate a Regensburg; erano stati arrestati, col solito pretesto della protezione, il Capo redattore e un comproprietario del giornale, fratello del Signor Held, ma ora furono rilasciati.
Anhang
1msl. Aufzeichnung, o. Verf., o. D., „Die Demonstration vor dem Verlagsgebäude der Gebrüder Habbel G.m.b.H. [über Vorfälle am 14.06.1934].

1 Vgl. Bericht No. 10503 vom 09.06.1934. – Aide-Mémoire des Hl. Stuhls an die Deutsche Botschaft beim Hl. Stuhl, 12.06.1934, mit Protest gegen die Maßnahme und Forderung, diese „beschleunigt“ zurückzunehmen; Albrecht (Bearb.), Notenwechsel I, S. 170/171.
2 Nicht ermittelt.
3 Vgl. die Aktenvermerke Menshausens vom 15. und 23. 06.1934, in: Albrecht (Bearb.), Notenwechsel III, S. 34 und ebd., Anm. 2.
4 O. bezieht sich hier auf die sog. „Marburger Rede“ Franz von Papens vom 17.06.1934, die zur Vorgeschichte des „Röhm-Putsches“ zu zählen ist. In dieser „von langer Hand vorbereiteten Rede [wies der Vizekanzler] nicht nur die revolutionären Ansprüche der SA zurück […], sondern [sie war] darüber hinaus als offener Affront gegen die NSDAP und deren Parteiführung, also auch gegen Hitler, konzipiert.“ Postert: Das Ende der konservativen Ambitionen. Franz von Papen und die Vizekanzlei im Sommer 1934, S. 351, sowie Bericht No. 10649 vom 22.06.1934.
5 Vgl. Bericht No. 10541 vom 13.06.1934.
6 O. hatte am gleichen Tag, 26.06.1934 (nicht „ieri“), dem Reichsaußenminister die Statuten zur geplanten Militärseelsorge überbracht, um gem. Schlußprotokoll zu Art. 27,4 RK das „Benehmen“ der Reichsregierung zum Erlaß des Apostolischen Breve über die Militärseelsorge in Deutschland einzuholen. Vgl. Aufzeichnung Neuraths, 26.06.1934; Albrecht (Bearb.), Notenwechsel III, S. 35. Vgl. Pacelli an O., 16.06.1934, und Bericht No. 13.251 vom 09.05.1935.
7 Demarche O.s gegen die Sportpalastrede Goebbels’ vom 11.05.1934; vgl. die Aufzeichnung Bülows vom 14.05.1934, in: Albrecht (Bearb.), Notenwechsel III, S. 31, und Bericht No. 10361 vom 19.05.1934. Auszug aus der Goebbels-Rede in: Müller (Hg.), Katholische Kirche und Nationalsozialismus, S. 274.
8 Vgl. die Aufzeichnung Neuraths über diese Unterredung mit O., 26.06.1934; Albrecht (Bearb.), Notenwechsel III, S. 37. – Die Interventionen des Nuntius blieben erfolglos. Die gegen den „Anzeiger“ gerichtete Maßnahme wurde seitens des Propagandaministeriums nicht aufgehoben; die Zeitung konnte erst Anfang September wieder erscheinen; ebd., S. 37, Anm. 2. Vgl. Joseph Held (Hg.): Zeitungsgeschichte, Zeitgeschichte. Beiträge zur Regensburger Pressegeschichte, Regensburg 1959.
Biographien (6):Sachdatensätze (2):

Berichte des Apostolischen Nuntius Cesare Orsenigo
aus Deutschland 1930 bis 1939
Im Auftrag des Deutschen Historischen Instituts in Rom und in Kooperation mit der Kommission für
Zeitgeschichte Bonn und dem Archivio Segreto Vaticano herausgegeben von Thomas Brechenmacher
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