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lfd. Nr.
445
Prot. Nr.
11109
Sender
Orsenigo
Empfänger
Pacelli
Ort
Berlin
Datum
16.08.1934
Archiv
AA.EE.SS. Germania, Pos. 643, fasc. 160, fol. 85r-86v
Betreff
Chiesa Evangelica Tedesca.
Regest
Entwicklungen in den Evangelischen Kirchen: “Sieg” der „Deutschen Christen“ auf der Nationalsynode am 09.08.1934; Versuch der völligen Gleichschaltung der evangelischen Kirchen.
Dokument
1Facendo seguito ai miei precedenti rispettosi Rapporti circa la crisi della Chiesa Evangelica, di cui l’ultimo, segnato col N. 9645, risale al giorno 20 febbraio ultimo scorso, mi permetto aggiungere alcune notizie, che credo siano da considerarsi ormai definitive.
2La lotta ingaggiata fra le note due correnti, l’una capitanata dal Vescovo del Reich Müller, che propugnava l’unificazione di tutte le varie chiese dei singoli Stati in un’unica organizzazione, aderente in tutto e per tutto al nazionalsocialismo, con approvazione quindi dell’antisemitismo e della legge sulla sterilizzazione, e l’altra corrente, così detta ortodossa o tradizionale, organizzata in una specie di Lega di resistenza (Notbund), guidata dal Parroco Niemöller di Dahlem, sobborgo di Berlino, si è chiusa con una schiacciante vittoria del Vescovo del Reich.
3Giovedì scorso ebbe luogo in Berlino il così detto Sinodo Nazionale, presieduto dal Vescovo del Reich, coadiuvato dal Signor Jäger, già Direttore Ministeriale al Ministero dei Culto di Prussia ed ora incaricato dell’amministrazione della Chiesa protestante nazionale. Erano presenti i Capi (Landesbischöfe) di tutte le chiese protestanti dei singoli Stati; solo due, il Württemberg e la Baviera, mancavano, ma avevano inviato un loro rappresentante. La discussione fu quanto mai vivace, ma la votazione portò quasi sempre 48 voti favorevoli alle proposte del Vescovo del Reich ed 11 voti contrari.1
Nationalsynode der Deutschen Evangelischen Kirche in Berlin am 09.08.1934. Die Synode folgte der Dramaturgie des Reichsbischofs und des „Rechtswalters“ in der Reichskirchenregierung Jäger und verfolgte das Ziel, die evangelischen Kirchen als „Reichskirche“ möglichst geräuschlos und dem Führerprinzip folgend, in den NS-Staat einzugliedern. Vgl. Scholder, Die Kirchen und das Dritte Reich, S. 285-287. „Es war eine der beschämendsten Veranstaltungen, die jemals in einer evangelischen Kirche stattfanden“ (Ebd., S. 285). – Bei der von O. angesprochenen Abstimmung ging es um ein von Jäger präsentiertes „Kirchengesetz über die Leitung der Deutschen Evangelischen Kirche und der Landeskirchen“; das korrekte Abstimmungsergebnis lautete 49:10 (ebd.). Insgesamt gelang es der Veranstaltung nicht, die oppositionellen Stimmen insbes. aus den süddeutschen Landeskirchen zum Verstummen zu bringen; im Gegenteil: der Protest, aus dem schließlich die „Bekennende Kirche“ erwuchs, formierte sich während und nach der Nationalsynode noch nachhaltiger.
4Furono così approvate tutte le aggregazioni delle varie chiese alla chiesa evangelica nazionale, nonostante che alcuni le qualificassero per delle vere violenze; furono riconosciute legittime tutte le ordinanze emanate dal Vescovo del Reich, di cui era stato detto che ubbidire ad esse equivaleva a disubbidire a Dio; fu approvata una formula di giuramento di fedeltà e di obbedienza al Führer del Popolo Tedesco, Adolfo Hitler, formula sulla quale dovranno giurare tutti i pastori; fu approvato - e stavolta all’unanimità – l’abolizione della tradizionale bandiera delle chiese protestanti (croce turchina in campo bianco), le quali perciò d’ora innanzi inalbereranno la bandiera nazionalsocialista.
5Certo molta parte del popolo è ancora lontana da queste conclusioni e praticamente diserterà le chiese, già così poco frequentate. Molti pastori non condividono questa nuova organizzazione e la chiamano la tomba del vero luteranesimo, ma la realtà è, che solo chi si adatterà a questa rivoluzione potrà ancora compiere funzioni religiose, officiare chiese, presentarsi come pastori; gli altri scompariranno. Per una sopravvivenza nelle catacombe manca al popolo credente protestante la forza. La scomparsa del Maresciallo von Hindenburg ha agevolato certamente anche questa evoluzione in realtà più politica che religiosa.2
Fortsetzung der Berichterstattung in No. 11407 vom 24.09.1934.
Anhang

1 Nationalsynode der Deutschen Evangelischen Kirche in Berlin am 09.08.1934. Die Synode folgte der Dramaturgie des Reichsbischofs und des „Rechtswalters“ in der Reichskirchenregierung Jäger und verfolgte das Ziel, die evangelischen Kirchen als „Reichskirche“ möglichst geräuschlos und dem Führerprinzip folgend, in den NS-Staat einzugliedern. Vgl. Scholder, Die Kirchen und das Dritte Reich, S. 285-287. „Es war eine der beschämendsten Veranstaltungen, die jemals in einer evangelischen Kirche stattfanden“ (Ebd., S. 285). – Bei der von O. angesprochenen Abstimmung ging es um ein von Jäger präsentiertes „Kirchengesetz über die Leitung der Deutschen Evangelischen Kirche und der Landeskirchen“; das korrekte Abstimmungsergebnis lautete 49:10 (ebd.). Insgesamt gelang es der Veranstaltung nicht, die oppositionellen Stimmen insbes. aus den süddeutschen Landeskirchen zum Verstummen zu bringen; im Gegenteil: der Protest, aus dem schließlich die „Bekennende Kirche“ erwuchs, formierte sich während und nach der Nationalsynode noch nachhaltiger.
2 Fortsetzung der Berichterstattung in No. 11407 vom 24.09.1934.
Biographien (6):Sachdatensätze (1):

Berichte des Apostolischen Nuntius Cesare Orsenigo
aus Deutschland 1930 bis 1939
Im Auftrag des Deutschen Historischen Instituts in Rom und in Kooperation mit der Kommission für
Zeitgeschichte Bonn und dem Archivio Segreto Vaticano herausgegeben von Thomas Brechenmacher
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