Meta-Suche


   
lfd. Nr.
371
Prot. Nr.
9504
Sender
Orsenigo
Empfänger
Pacelli
Ort
Berlin
Datum
04.02.1934
Archiv
AA.EE.SS. Germania, Pos. 647, fasc. 175, fol. 12r-16r
Betreff
Le bandiere e le chiese cattoliche
Regest
Die Haltung der Bischöfe – insbesondere des Bischofs von Mainz – zur Frage der Beflaggung der Kirchen mit der Hakenkreuzfahne.
Dokument
1In questi giorni è stata sollevata fra il Governo dell’Assia e l’Ordinariato di Magonza una questione circa il diritto dello Stato di imporre alle chiese cattoliche di issare la bandiera del Reich e quella nazional-socialista. Poiché ora, con l’incorporamento di tutti i poteri legislativi dei piccoli Stati nel Reich, detta questione credo dovrà risolversi col Reich, forse tornerà utile a Vostra Eminenza Reverendissima avere qualche notizia nell’eventualità che volesse trattare col Signor Dottor Buttmann anche di questo argomento.
2In passato, cioè nel periodo 1918-1932, regnava in Germania una grande libertà in proposito; accanto alla bandiera papale sulle Cattedrali si poteva vedere anche la bandiera del Capitolo, oppure la bandiera del proprio piccolo Stato, o anche, se sono bene informato, in qualche località la bandiera della nuova Repubblica del Reich.
3Quando arrivò al potere il nazionalsocialismo, data la viva lotta politica ed i precedenti rapporti fra la Chiesa Cattolica e la dottrina del nazional-socialismo, si ebbe un po’ di confusione nella pratica di issare le bandiere sulle chiese. Alla prima occasione ufficiale – che fu per il 1° maggio 1933, cioè dopo già pubblicato l’assenso dell’Episcopato al nuovo regime – alcuni, riferendosi alla pratica precedente, sostituirono sulle chiese alla vecchia bandiera della Repubblica del Reich la nuova, così detta del terzo Reich, ed anche la bandiera con la croce uncinata, dato che oramai un Decreto del Presidente del Reich obbliga ad issare accanto alla nuova bandiera del Reich anche la bandiera nazional-socialista.1
Erlaß des Reichspräsidenten über die vorläufige Regelung der Flaggenhissung, 12.03.1933; vgl. dazu Bericht No. 6677 vom 16.03.1933, sowie Anm. 7 zu diesem Bericht.
La maggior parte dei Vescovi comprese subito la penosa situazione che andava creandosi, poiché la bandiera nazional-socialista, essendo ancora un segno di contraddizione per alcuni, finiva a differenziare politicamente il clero, e la chiesa diventava un istrumento di affermazioni politiche nell’uno o nell’altro senso; e perciò parecchi Vescovi diedero prudentemente disposizioni perché sulle chiese si issasse solo la bandiera papale.2
O.s Bericht ist hier nicht ganz präzise. In den pastoralen Anweisungen Faulhabers für den Klerus, vom 05.04.1933 (Stasiewski [Bearb.], Akten deutscher Bischöfe I, S. 35-38, hier S. 37), heißt es: „Die Beflaggung der Kirchen darf nur aus kirchlichen Anlässen und in kirchlichen Farben erfolgen.“ Der identische Wortlaut findet sich auch in den pastoralen Anweisungen des deutschen Episkopats vom 30.05.1933, in: ebd., S. 212-215, hier S. 214.
4In Diocesi di Magonza – forse per calmare una certa tensione, che là si era particolarmente accentuata nel 1932 fra l’Ordinariato ed il nazionalsocialismo – prevalse, sull’esempio della cattedrale, l’uso di issare sulle chiese, accanto alla bandiera papale, anche la bandiera del Reich e la bandiera nazional-socialista; e questo durò fino all’ottobre. Essendosi frattanto riaccesa i contrasti fra lo Stato nazional-socialista e la Chiesa, per molti motivi il Vescovo credette opportuno emanare in dicembre una disposizione per regolare l’uso delle bandiere sulle chiese, precisando che fosse issata solo quella papale, come del resto si fa anche qui a Berlino. Ma a Magonza, ove la tensione fra Chiesa e Stato pare non sia mai cessata, la disposizione fu interpretata come una ripresa di ostilità da parte del Vescovo contro il nuovo stato; ci fu uno scambio di lettere fra l’Ordinario e l’autorità politica, con l’epilogo che l’autorità politica si attribuì il diritto di disporre anche circa le bandiere sulle chiese (Allegato A) e poi, tre giorni dopo, emanò un ordine reciso in questo senso (Allegato B).
5Il Vescovo di Magonza si rivolse telegraficamente al Governo di Berlino ed alla Nunziatura Apostolica, chiedendo che fosse imposto al Governo locale dell’Assia di ritirare la disposizione; ma questo non fu possibile, anche perché mancava il tempo materiale di prendere contatto col Governo. Io mi sono subito rivolto al Vice-Cancelliere von Papen, il quale mi rispose che ora bisognava che il Vescovo si limitasse a protestare per iscritto, ma che la questione di principio non poteva esser discussa che più tardi; e così fu. Il Vescovo esortò tutti ad obbedire alla disposizione del governo dell’Assia; la giornata passò tranquilla in Diocesi; si ebbe però una breve dimostrazione di alcuni giovani davanti al palazzo vescovile (Allegato C).3
 O. brachte diese Angelegenheit auch in einer Unterredung mit Staatssekretär von Bülow im Auswärtigen Amt am 19.02.1934 zur Sprache; vgl. Albrecht (Bearb.), Notenwechsel III, S. 19/20.
6Sarebbe bene che l’Episcopato prendesse una decisione unanime in merito e si mettesse poi d’accordo col Governo per evitare spiacevoli incidenti.
Anhang
1 (A) Staatsregierung Hessen an das bischöfliche Ordinariat Mainz, 24.01.1934; (B) Flaggenerlaß der Hessischen Regierung vom 26.01.1934; (C) NS-Pressemeldung über „Proteste“ gegen die Haltung des Bischofs von Mainz in der Flaggenfrage (ohne Angabe der Provenienz).

1 Erlaß des Reichspräsidenten über die vorläufige Regelung der Flaggenhissung, 12.03.1933; vgl. dazu Bericht No. 6677 vom 16.03.1933, sowie Anm. 7 zu diesem Bericht.
2 O.s Bericht ist hier nicht ganz präzise. In den pastoralen Anweisungen Faulhabers für den Klerus, vom 05.04.1933 (Stasiewski [Bearb.], Akten deutscher Bischöfe I, S. 35-38, hier S. 37), heißt es: „Die Beflaggung der Kirchen darf nur aus kirchlichen Anlässen und in kirchlichen Farben erfolgen.“ Der identische Wortlaut findet sich auch in den pastoralen Anweisungen des deutschen Episkopats vom 30.05.1933, in: ebd., S. 212-215, hier S. 214.
3  O. brachte diese Angelegenheit auch in einer Unterredung mit Staatssekretär von Bülow im Auswärtigen Amt am 19.02.1934 zur Sprache; vgl. Albrecht (Bearb.), Notenwechsel III, S. 19/20.
Biographien (6):Sachdatensätze ():

Berichte des Apostolischen Nuntius Cesare Orsenigo
aus Deutschland 1930 bis 1939
Im Auftrag des Deutschen Historischen Instituts in Rom und in Kooperation mit der Kommission für
Zeitgeschichte Bonn und dem Archivio Segreto Vaticano herausgegeben von Thomas Brechenmacher
 Texte | Quellen u. Literatur | Abkürzungen | Impressum | Hilfe |