Meta-Suche


   
lfd. Nr.
343
Prot. Nr.
12038
Sender
Orsenigo
Empfänger
Pacelli
Ort
Berlin
Datum
19.12.1934
Archiv
AA.EE.SS. Germania, Pos. 647, fasc. 180, fol. 37r-38v
Betreff
Conversazioni circa l’applicazione del Concordato
Regest
Ausführungsverhandlungen zum Reichskonkordat: Gespräch mit Buttmann – lediglich präliminare Erörterungen? – Frage der künftigen Organisationsstrukturen der kirchlichen Vereine und Verbände: (vorerst) nur diözesane Einrichtungen ohne zentrale Institutionen?
Dokument
1Mi reco a premura di comunicare a Vostra Eminenza Reverendissima che ieri ebbe luogo il primo abboccamento col Signor Dottor Buttmann, in conformità alle venerate istruzioni impartitemi con pregiato Dispaccio N. 3961/34 del giorno 8 corrente.1
Vgl. die korrespondierende Aufzeichnung Buttmanns, in: Brechenmacher (Hg.), Unveröffentlichte Dokumente aus dem Nachlaß des Ministerialdirektors Rudolf Buttmann, S. 269-271, sowie den ausführlichen Kommentar dort.
2Presenziava alla conversazione anche il Signor Dottor Conrad, Consigliere Ministeriale. Ho ritenuto opportuno non invitare nessuno dei Vescovi, perché era molto delicata la scelta,2
O. empfand es offensichtlich als unangenehm, ohne Hinzuziehung wenigstens eines der bisher verhandelnden Bischöfe zu agieren (vgl. die Aufzeichnung Bülows vom 27.11.1934, in: Albrecht [Bearb.], Notenwechsel III, S. 66/67). Auch deshalb versuchte er den Eindruck zu erwecken, lediglich vorläufige Gespräche zu führen, ohne zu definitiven Entscheidungen ermächtigt zu sein. Diese unsichere Haltung entsprach nicht den Vorstellungen Pacellis, denn dieser hatte es im Dispaccio vom 08.12. der Entscheidung O.s ausdrücklich anheimgestellt, einen oder mehrere der drei früher verhandelnden Bischöfe beizuziehen. Warum O. dies unterließ, muß – abgesehen von der schwammigen Formulierung im Bericht – im Bereich der Spekulation verbleiben; möglicherweise liegt der Grund in seinem schwierigen Verhältnis zu dem die Verhandlungen der Bischöfe bisher dominierenden Berning; Bares zog er ja hingegen ins Vertrauen. Da O. aufgrund seiner besseren Beziehungen die weiteren Gespräche mit Buttmann über das Auswärtige Amt und nicht direkt über das Innenministerium anbahnte (vgl. dazu auch Bericht No. 11873 vom 30.11.1934) und dabei penibelst darum bat, seine Initiative vor den Bischöfen geheimzuhalten, entstanden auch dort Irritationen und Spekulationen über mögliche Differenzen zwischen dem Hl. Stuhl und dem deutschen Episkopat in den Verhandlungen mit der Reichsregierung. Vgl. dazu Besier, Die Kirchen und das Dritte Reich, 1934-1937, S. 137/138.
dato che bisognava almeno farne parola a Sua Eccellenza Monsignor Berning, Vescovo di Osnabrück, Presidente dei tre Vescovi delegati dalla Conferenza di Fulda; ho però messo al corrente di tutto confidenzialmente Sua Eccellenza Monsignor Nicolò Bares, Vescovo di Berlino.
3La conversazione di ieri si svolse in un’atmosfera di grande tranquillità; ebbe però il carattere di una conversazione solo preliminare, rivolta, più che a risolvere le questioni, a mettere in luce le varie difficoltà e le ragioni della diversa concezione su alcuni precisi punti. Siamo rimasti d’accordo di riprendere le conversazioni il più presto possibile; ma non ostante che io mi sia messo a disposizione per qualsiasi giorno, anche immediatamente consecutivo, il Dottor Buttmann, in vista anche di un breve periodo di riposo, che intende prendersi in occasione delle Feste Natalizie, mi ha pregato di rinviare la prossima riunione a dopo il Capo d’Anno.3
Die Gespräche zwischen O. und Buttmann wurden am 21.01. und 28.01.1935 (an diesem Termin unter Beiziehung Bernings) fortgesetzt; dazu die Berichte No. 12332 vom 22.01.1935 und No. 12385 vom 30.01.1935.
4Delle organizzazioni giovanili non si è ancora parlato. Si è invece discorso delle Associazioni Operaie e della Associazione delle Maestre. L’impressione avuta finora è che non esiste per sé nel Governo una particolare avversione al diritto della Chiesa di organizzare in particolari gruppi i suoi fedeli, ma esso è invece dominato da una specie di panico, che possano sussistere le vecchie organizzazioni, con la stessa struttura e gli stessi antichi capi, e questo per ragioni di lotta ..... politica.4
Die Auslassungszeichen so im Original.
E difficile precisare se e fin dove questo timore sia fondato, ma è così radicato psicologicamente, che anche rintuzzato con ogni migliore argomento torna sempre alla superficie e tornerà certo anche in seguito.
5Per ovviare a questo ... pericolo5
Die Auslassungszeichen so im Original.
il Governo avrebbe escogitato il progetto di sciogliere queste antiche associazioni, per poi riorganizzare ancora i singoli membri in altri gruppi a diversa struttura. Questo sistema però – a mio modesto avviso – è non solo indecoroso per noi, ma anche molto pericoloso per le associazioni, perché disciolte, sarà assai difficile ricomporle sotto altre denominazioni con diverso ambito. Bisognerebbe evitare ciò ad ogni costo, insistendo invece sull’applicazione della suddivisione delle associazioni in gruppi diocesani, per ora magari autonomi, cioè senza una direzione centrale inter-diocesana. Questa evoluzione, che è del resto consona ai principi dell’Azione Cattolica ed è espressamente anche già prevista nel nostro ultimo progetto, forse salverebbe fondamentalmente le organizzazioni; più tardi poi, cioè in tempo migliore, si potrà ricollegare ancora le singole parti, cioè le organizzazioni diocesane, in una organizzazione centrale. Il raggiungimento dello scopo nostro sarebbe solo differito e frattanto si salverebbero, almeno per ogni Diocesi, le organizzazioni.
6Come Vostra Eminenza avrà rilevato dal mio recente rispettoso Rapporto N. 11.952, in data 11 corrente, questa ripartizione diocesana è già avvenuta per qualche associazione. Bisognerebbe ora imporla alle Associazioni Operaie e alle Associazioni Giovanili. L’Associazione delle Scuole presenta speciali difficoltà.
7I Presidenti Generali di queste associazioni (il Reverendo Sacerdote Schmitt di Berlino, che era al tempo stesso Deputato del Centro; – il Reverendissimo Monsignor Wolker di Düsseldorf) potrebbero momentaneamente ritenersi la presidenza di un’organizzazione diocesana, dato che non sarà difficile trovare un Vescovo, che voglia loro affidarla.
8Prego rispettosamente Vostra Eminenza di volermi dare su questo punto e circa questa mia subordinata proposta le necessarie istruzioni, per potermi regolare nella eventuale ripresa delle conversazioni. Finora io non ho accennato col Dottor Buttmann, neppure indirettamente o velatamente, a questa possibilità. Io spero con questa concessione di poter ottenere anche il ritiro immediato del divieto della doppia appartenenza, almeno per le organizzazioni giovanili e magistrali; le difficoltà più gravi in proposito sono le organizzazioni operaie. Purtroppo però queste nostre organizzazioni operaie difficilmente potranno “come tali” fiorire, fosse pure con il permesso della doppia appartenenza, dato che il concentramento delle disponibilità di lavoro, delle assicurazioni contro gli infortuni, la vecchiaia, la disoccupazione diventano monopolio dello Stato.6
Pacelli antwortete mit Dispaccio No. 4144/34 vom 28.12.1934.
Anhang

1 Vgl. die korrespondierende Aufzeichnung Buttmanns, in: Brechenmacher (Hg.), Unveröffentlichte Dokumente aus dem Nachlaß des Ministerialdirektors Rudolf Buttmann, S. 269-271, sowie den ausführlichen Kommentar dort.
2 O. empfand es offensichtlich als unangenehm, ohne Hinzuziehung wenigstens eines der bisher verhandelnden Bischöfe zu agieren (vgl. die Aufzeichnung Bülows vom 27.11.1934, in: Albrecht [Bearb.], Notenwechsel III, S. 66/67). Auch deshalb versuchte er den Eindruck zu erwecken, lediglich vorläufige Gespräche zu führen, ohne zu definitiven Entscheidungen ermächtigt zu sein. Diese unsichere Haltung entsprach nicht den Vorstellungen Pacellis, denn dieser hatte es im Dispaccio vom 08.12. der Entscheidung O.s ausdrücklich anheimgestellt, einen oder mehrere der drei früher verhandelnden Bischöfe beizuziehen. Warum O. dies unterließ, muß – abgesehen von der schwammigen Formulierung im Bericht – im Bereich der Spekulation verbleiben; möglicherweise liegt der Grund in seinem schwierigen Verhältnis zu dem die Verhandlungen der Bischöfe bisher dominierenden Berning; Bares zog er ja hingegen ins Vertrauen. Da O. aufgrund seiner besseren Beziehungen die weiteren Gespräche mit Buttmann über das Auswärtige Amt und nicht direkt über das Innenministerium anbahnte (vgl. dazu auch Bericht No. 11873 vom 30.11.1934) und dabei penibelst darum bat, seine Initiative vor den Bischöfen geheimzuhalten, entstanden auch dort Irritationen und Spekulationen über mögliche Differenzen zwischen dem Hl. Stuhl und dem deutschen Episkopat in den Verhandlungen mit der Reichsregierung. Vgl. dazu Besier, Die Kirchen und das Dritte Reich, 1934-1937, S. 137/138.
3 Die Gespräche zwischen O. und Buttmann wurden am 21.01. und 28.01.1935 (an diesem Termin unter Beiziehung Bernings) fortgesetzt; dazu die Berichte No. 12332 vom 22.01.1935 und No. 12385 vom 30.01.1935.
4 Die Auslassungszeichen so im Original.
5 Die Auslassungszeichen so im Original.
6 Pacelli antwortete mit Dispaccio No. 4144/34 vom 28.12.1934.
Biographien (6):Sachdatensätze (2):

Berichte des Apostolischen Nuntius Cesare Orsenigo
aus Deutschland 1930 bis 1939
Im Auftrag des Deutschen Historischen Instituts in Rom und in Kooperation mit der Kommission für
Zeitgeschichte Bonn und dem Archivio Segreto Vaticano herausgegeben von Thomas Brechenmacher
 Texte | Quellen u. Literatur | Abkürzungen | Impressum | Hilfe |