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lfd. Nr.
87
Prot. Nr.
6810
Sender
Orsenigo
Empfänger
Pacelli
Ort
Berlin
Datum
29.03.1933
Archiv
AA.EE.SS. Germania, Pos. 621, fasc. 140, fol. 2r-3v – Druck bei Sale, Hitler, la Santa Sede e gli Ebrei, Nr. 32
Betreff
Episcopato e Nazionalsocialismo
Regest
Die Kundgebung der Bischöfe vom 28. März; O. habe darauf keinen Einfluß mehr nehmen können; Kommentare der Presse zur „Kundgebung“; Kritik des Nuntius an der Eile der Bischöfe.
Dokument
1 Übersendet die Fuldaer Erklärung der Bischöfe und die „geheimen“ Instruktionen Kardinal Bertrams an die Bischöfe über die einheitliche Anwendung der neuen Richtlinien, insbesondere über den Kontakt zwischen Nationalsozialisten und Klerus bei geistlichen Feiern und der Erteilung der Sakramente (Anlagen A und B). 1
Kundgebung der deutschen Bischöfe, 28.03.1933, in: Stasiewski (Bearb.): Akten deutscher Bischöfe I, S. 30-32; Instruktion der Fuldaer Bischofskonferenz für den Klerus, 29.03.1933, in: ebd., S. 33; vgl. die Anm. zu Bericht No. 6781 vom 26.03.1933 und Cifrato No. 116 vom 29.03.1933.
2L’opera mia è stata superflua: mi ero limitato ad esprimere all’E.mo Cardinale Bertram, in una lettera confidenziale, il desiderio di conoscere quale fosse l’atteggiamento dell’Episcopato nei riguardi del nazionalsocialismo dopo le dichiarazioni ufficiali del Cancelliere, e Sua Eminenza mi rispondeva molto gentilmente inviandomi anche il testo della dichiarazione e delle istruzioni segrete al Clero, da lui approntate e già diramate agli Ordinari per avere la loro adesione od eventuali modificazioni. Tutto quindi era già fatto e la pratica infatti è proseguita ancor più rapidamente di quanto sembrava possibile, essendo già oggi pubblicata nei giornali.2
Pius XI. quittierte das eilige Erscheinen der bischöflichen Erklärung gegenüber Pacelli in der Audienz vom 31.03. mit den Worten: „Farla pubblicare intera sull’Oss. Rom. e telegrafare a Mgr. Orsenigo che il S. Padre, presa cognizione del testo autentico della dichiarazione dell’Episcopato e segnatamente delle riserve opportunamente inserite, se ne compiace e benedice. È bene, che non rimaniamo assenti.” (AA.EE.SS. Stati Ecclesiastici, anno 1930-1938, Pos. 430a, fasc. 348, fol. 20r). Offenbar beruhigte ihn die im wesentlichen Punkt sehr vorsichtige Formulierung der Bischöfe: „Ohne die in unseren früheren Maßnahmen liegende Verurteilung bestimmter religiös-sittlicher Irrtümer aufzuheben, glaubt daher der Episkopat das Vertrauen hegen zu können, daß die vorbezeichneten allgemeinen Verbote und Warnungen nicht mehr als notwendig betrachtet zu werden brauchen.“ Kundgebung der deutschen Bischöfe, 28.03.1933, in: Stasiewski (Bearb.): Akten deutscher Bischöfe I, S. 30-32, Zit. S. 31.
3L’accoglienza della pubblica stampa alla dichiarazione mi pare buona, sebbene tutti, com’è naturale, l’apprezzino dal proprio punto di vista. La „Germania“ (Allegato A) prende occasione per dichiarare, che – poiché si tratta di una questione di carattere „affatto interno“ – „solo i Vescovi tedeschi erano competenti“, sebbene poche linee prima asserisca, che si tratta, non di considerazioni di carattere politico, „ma di una questione, che riguarda la dottrina di fede e l’essenza della Chiesa.“
4 Weitere Zeitungen, knappe Presseschau (Anlagen C und D).
5Il „Völkischer Beobachter“, organo ufficioso del nazionalsocialismo, parla trionfalmente del ritiro della proibizione dei Vescovi ed, attribuendone il merito ad Hitler, asserisce che questi aveva dato anche prima simili dichiarazioni; si augura che venga adesso ufficialmente riconosciuto anche, che il Nazionalsocialismo tedesco non è „un’eresia“, ma bensì una commendevole manifestazione di vita del popolo tedesco.
6In generale domina nei giornali il pensiero che l’Episcopato – dato che il Centro ha ora perduto molto della sua influenza politica nel governo della cosa pubblica – ripiega molto abilmente verso destra per accappararsi ancora una posizione favorevole per la tutela degli interessi cattolici. Certo che se l’Episcopato avesse trattato col governo, ottenendo come contropartita alla sua dichiarazione anche solo una migliore precisazione di qualche punto del discorso del Cancelliere, si sarebbe tolta alla dichiarazione dell’Episcopato ogni parvenza di arresa!
Anhang
1(A) Kundgebung des deutschen Episkopats, 28.03.1933; Germania, 29.03.1933: „Kirche und Nationalsozialismus. Eine Kundgebung der Fuldaer Bischofskonferenz“; (B) Instruktion der Fuldaer Bischofskonferenz für den Klerus, 29.03.1933; (C) Märkische Volkszeitung, 29.03.1933: „Die Kundgebung der Bischöfe“; (D) Kreuz-Zeitung, 29.03.1933: „Revision in Fulda. Die katholische Kirche im kommenden Großdeutschland“.

1 Kundgebung der deutschen Bischöfe, 28.03.1933, in: Stasiewski (Bearb.): Akten deutscher Bischöfe I, S. 30-32; Instruktion der Fuldaer Bischofskonferenz für den Klerus, 29.03.1933, in: ebd., S. 33; vgl. die Anm. zu Bericht No. 6781 vom 26.03.1933 und Cifrato No. 116 vom 29.03.1933.
2 Pius XI. quittierte das eilige Erscheinen der bischöflichen Erklärung gegenüber Pacelli in der Audienz vom 31.03. mit den Worten: „Farla pubblicare intera sull’Oss. Rom. e telegrafare a Mgr. Orsenigo che il S. Padre, presa cognizione del testo autentico della dichiarazione dell’Episcopato e segnatamente delle riserve opportunamente inserite, se ne compiace e benedice. È bene, che non rimaniamo assenti.” (AA.EE.SS. Stati Ecclesiastici, anno 1930-1938, Pos. 430a, fasc. 348, fol. 20r). Offenbar beruhigte ihn die im wesentlichen Punkt sehr vorsichtige Formulierung der Bischöfe: „Ohne die in unseren früheren Maßnahmen liegende Verurteilung bestimmter religiös-sittlicher Irrtümer aufzuheben, glaubt daher der Episkopat das Vertrauen hegen zu können, daß die vorbezeichneten allgemeinen Verbote und Warnungen nicht mehr als notwendig betrachtet zu werden brauchen.“ Kundgebung der deutschen Bischöfe, 28.03.1933, in: Stasiewski (Bearb.): Akten deutscher Bischöfe I, S. 30-32, Zit. S. 31.
Biographien (1):Sachdatensätze ():

Berichte des Apostolischen Nuntius Cesare Orsenigo
aus Deutschland 1930 bis 1939
Im Auftrag des Deutschen Historischen Instituts in Rom und in Kooperation mit der Kommission für
Zeitgeschichte Bonn und dem Archivio Segreto Vaticano herausgegeben von Thomas Brechenmacher
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