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lfd. Nr.
73
Prot. Nr.
6424
Sender
Orsenigo
Empfänger
Pacelli
Ort
Berlin
Datum
16.02.1933
Archiv
AA.EE.SS. Germania, Pos. 643, fasc. 157, fol. 18r-19v – Druck bei Sale, Hitler, la Santa Sede e gli Ebrei, Nr. 21
Betreff
Situazione Politica del Reich
Regest
Der beginnende Wahlkampf in Deutschland: heftige Auseinandersetzungen zwischen nationalsozialistischer Regierung und Opposition aus Demokraten und Zentrum; Aufruf der katholischen Verbände gegen eine diktatorische Regierung; Vorgehen der neuen Regierung gegen altgediente demokratische und katholische Beamte; den Versicherungen seitens NSDAP und DNVP, das katholische Leben respektieren zu wollen, sei wenig Glauben zu schenken, andererseits vermische auch das Zentrum Politik und Religion auf gefährliche Weise; die Haltung des Episkopats könne einen neuen Kulturkampf begünstigen; Prognosen zum Wahlausgang.
Dokument
1La lotta elettorale in Germania è ormai entrata nel suo stadio acuto. I tedeschi sanno che il 5 marzo si deciderà il sistema di governo, che dovrà reggere la nazione per un buon numero di anni; ogni partito cerca quindi di mobilizzare il maggior numero di forze possibile.
2Una delle armi preferite del Governo nuovo è l’accusa che i quattordici anni di governo democratico centrista furono una grave disgrazia per la patria!
3Contro questa accusa Democratici e Centro si difendono, lanciando le più fosche profezie circa un governo dittatoriale. Purtroppo anche la religione cattolica viene spesso adoperata ora dagli uni, ora dagli altri a scopo elettorale. Il Centro ha naturalmente con sé la quasi totalità del Clero e dei cattolici e, pur di avere la vittoria del momento, agisce senza preoccuparsi punto delle penose conseguenze, che potranno verificarsi poi per il cattolicesimo, in caso di una piena vittoria avversaria. I giornali pubblicano oggi un appello di tutte le Associazioni Cattoliche contro una eventuale dittatura; 1
„Es geht um Deutschland. Mahnruf der großen katholischen Volksverbände zu den kommenden politischen Entscheidungen“; Druck nach Kölnische Volkszeitung Nr. 48, 17.02.1933; in: Stasiewski (Bearb.), Akten deutscher Bischöfe I, S. 3-5; desgl. in: Deuerlein, Das Reichskonkordat, S. 296/297, und Müller (Hg.), Katholische Kirche und Nationalsozialismus, S. 59-62; vgl. auch Morsey, Der Untergang des politischen Katholizismus, S. 106. Eigenartigerweise weicht der Druck des Aufrufs in der „Germania“ Nr. 47, vom 16.02.1933, vom Druck in der „Kölnischen Volkszeitung“ ab: in der „Germania“ fehlt die letzte Unterschriftenzeile mit der Signatur des Reichskanzlers a.D. Wilhlem Marx für den Volksverein für das Katholische Deutschland.
vi si leggano frasi come questa: „Noi lottiamo secondo lo spirito delle grandi Encicliche papali contro il non cristiano assolutismo di stato.“2
Ebd.: „Wir kämpfen im Geiste der großen Papstenzykliken gegenüber unchristlichem Staatsabsolutismus für die Selbständigkeit volkhafter Lebensordnung in Familie und Gemeinde, in Beruf und Stand, in Stamm und Landschaft.“
È evidente che queste parole assumono un particolare significato d’occasione, molto più che sono dette, non a nome di un partito, ma dei cattolici di Germania. L’appello è firmato dai Presidenti di tredici Associazioni Cattoliche, la maggior parte di carattere economico; quattro però dei presidenti sono Monsignori.3
Der Appell wurde unterzeichnet von den Vorständen 12 (im Druck der „Germania“) bzw. 13 (im Druck der „Kölnischen Volkszeitung“) katholischer Verbände (Reichsverband katholischer Arbeiter- und Arbeiterinnenvereine Deutschlands; Verband katholischer Beamtenvereine Deutschlands; Katholischer deutscher Frauenbund; Katholischer Gesellenverein; Zentralverband der katholischen Jungfrauenvereine Deutschlands; Katholischer Jungmännerverband Deutschlands; Verband katholischer kaufmännischer Vereinigungen Deutschlands; Jugendbund im Verbande katholischer kaufmännischer Vereinigungen; Katholischer Lehrerverband des Deutschen Reichs; Verein katholischer deutscher Lehrerinnen; Verband der katholischen Frauen- und Müttervereine Deutschlands; Katholische Werkjugend; Volksverein für das katholische Deutschland [im Druck der „Kölnischen Volkszeitung“] ); unter den Unterzeichnern befanden sich fünf (nicht vier) Monsignori (O. Müller, Gehlen, Hürth, Klens, Wolker).
4Il partito nazional-socialista alla sua volta controattacca, utilizzando tutte le minime manifestazioni, per dimostrare che il nuovo Governo non è nemico della religione, ma solo dell’abuso politico di essa; ha sottolineato a questo scopo l’intervento dei Rappresentanti del Governo alla festa religiosa nella Cattedrale per l’anniversario della Incoronazione del Santo Padre, nonché all’Accademia data nel Salone della Filarmonia.4
Vgl. dazu Bericht No. 6410 vom 13.02.1933.
5Nello stesso tempo però il nuovo Governo fa un vasto rimaneggiamento del personale in tutti i dicasteri, e molti vecchi impiegati, non solo democratici, ma anche cattolici, come il Signor Klausener, Presidente dell’Azione Cattolica di Berlino e già Direttore Ministeriale, sono esonerati del loro ufficio e sostituiti da nazional-socialisti.5
Klausener wurde Mitte Februar 1933 von seinem Amt als Ministerialdirektor im Preußischen Innenministerium entbunden und zum 01.03.1933 in die Abteilung für Schiffahrt im Reichsverkehrsministerium versetzt; vgl. Adolph, Klausener, S. 73; Morsey, Der Untergang des politischen Katholizismus, S. 105.
6È certo che le garanzie di libertà e protezione per la fede cattolica non possono essere molte da parte di un Governo, in cui ha così larga parte il Signor Hugenberg, ma è anche certo che questo sistema di lotta, seguito ormai e dal Centro e dai nazional-socialisti, confonde molto spesso politica e religione e purtroppo le spese di queste confusione passeranno poi, come sempre, sul conto della religione stessa.
7Appoggiare il nuovo Governo nazional-socialista tedesco-nazionale sarebbe una ingenuità ed anche una incoerenza, dato che non ha fatto dichiarazioni rassicuranti in opposizione a quel suo contegno, che si è meritato a suo tempo la condanna dell’Episcopato,6
Im Original doppelt handschriftlich unterstrichen.
ma anche combatterlo apertamente in nome della religione,7
Im Original handschriftlich unterstrichen.
a scopo evidentemente troppo elettorale, può parimenti inasprire fino a scatenare un vero „Kulturkampf“. Il contegno dell‘“Osservatore Romano“, che qui viene seguito attentamente, mi pare finora molto oggettivo e quindi degno di essere continuato.8
Der OR hatte in der ersten Februarhälfte mehrfach die Hoffnung geäußert, zwischen Hitler und dem politischen Katholizismus in Deutschland könne eine Absprache erzielt werden, die es den katholischen Parteien erlaube, in die Regierung Hitler einzutreten und dort mäßigend zu wirken. Vgl. die detaillierte Analyse bei Sandmann, „L’Osservatore Romano“ e il nazionalsocialismo, S. 39-43.
Purtroppo giornali cattolici tedeschi, capaci di attenersi ad una linea di condotta come quella dell‘“Osservatore Romano“ non ne esistono: le raccomandazioni perché almeno qualcuno desista da un sistema di lotta, che può essere gravido di tristissime conseguenze per il cattolicesimo in un futuro forse prossimo, non servono.9
Der gesamte Absatz im Original mit handschriftlicher Randanstreichung [von der Hand Pizzardos?] und Vermerk „!!?“
8Le previsioni per il 5 marzo sono premature; certo avremo una larga partecipazione alle urne e se avverrà di ottenere così buoni risultati, da rendere possibile una maggioranza parlamentare dalla coalizione di due soli partiti dei tre che combattono contro la sinistra (Nazional-socialisti, Tedeschi-nazionali, Centro), non è improbabile, per ora, che la coalizione si faccia piuttosto col Centro che coi Tedeschi-nazionali: tutto sta a non guastare preventivamente il terreno.
Anhang

1 „Es geht um Deutschland. Mahnruf der großen katholischen Volksverbände zu den kommenden politischen Entscheidungen“; Druck nach Kölnische Volkszeitung Nr. 48, 17.02.1933; in: Stasiewski (Bearb.), Akten deutscher Bischöfe I, S. 3-5; desgl. in: Deuerlein, Das Reichskonkordat, S. 296/297, und Müller (Hg.), Katholische Kirche und Nationalsozialismus, S. 59-62; vgl. auch Morsey, Der Untergang des politischen Katholizismus, S. 106. Eigenartigerweise weicht der Druck des Aufrufs in der „Germania“ Nr. 47, vom 16.02.1933, vom Druck in der „Kölnischen Volkszeitung“ ab: in der „Germania“ fehlt die letzte Unterschriftenzeile mit der Signatur des Reichskanzlers a.D. Wilhlem Marx für den Volksverein für das Katholische Deutschland.
2 Ebd.: „Wir kämpfen im Geiste der großen Papstenzykliken gegenüber unchristlichem Staatsabsolutismus für die Selbständigkeit volkhafter Lebensordnung in Familie und Gemeinde, in Beruf und Stand, in Stamm und Landschaft.“
3 Der Appell wurde unterzeichnet von den Vorständen 12 (im Druck der „Germania“) bzw. 13 (im Druck der „Kölnischen Volkszeitung“) katholischer Verbände (Reichsverband katholischer Arbeiter- und Arbeiterinnenvereine Deutschlands; Verband katholischer Beamtenvereine Deutschlands; Katholischer deutscher Frauenbund; Katholischer Gesellenverein; Zentralverband der katholischen Jungfrauenvereine Deutschlands; Katholischer Jungmännerverband Deutschlands; Verband katholischer kaufmännischer Vereinigungen Deutschlands; Jugendbund im Verbande katholischer kaufmännischer Vereinigungen; Katholischer Lehrerverband des Deutschen Reichs; Verein katholischer deutscher Lehrerinnen; Verband der katholischen Frauen- und Müttervereine Deutschlands; Katholische Werkjugend; Volksverein für das katholische Deutschland [im Druck der „Kölnischen Volkszeitung“] ); unter den Unterzeichnern befanden sich fünf (nicht vier) Monsignori (O. Müller, Gehlen, Hürth, Klens, Wolker).
4 Vgl. dazu Bericht No. 6410 vom 13.02.1933.
5 Klausener wurde Mitte Februar 1933 von seinem Amt als Ministerialdirektor im Preußischen Innenministerium entbunden und zum 01.03.1933 in die Abteilung für Schiffahrt im Reichsverkehrsministerium versetzt; vgl. Adolph, Klausener, S. 73; Morsey, Der Untergang des politischen Katholizismus, S. 105.
6 Im Original doppelt handschriftlich unterstrichen.
7 Im Original handschriftlich unterstrichen.
8 Der OR hatte in der ersten Februarhälfte mehrfach die Hoffnung geäußert, zwischen Hitler und dem politischen Katholizismus in Deutschland könne eine Absprache erzielt werden, die es den katholischen Parteien erlaube, in die Regierung Hitler einzutreten und dort mäßigend zu wirken. Vgl. die detaillierte Analyse bei Sandmann, „L’Osservatore Romano“ e il nazionalsocialismo, S. 39-43.
9 Der gesamte Absatz im Original mit handschriftlicher Randanstreichung [von der Hand Pizzardos?] und Vermerk „!!?“
Biographien (4):Sachdatensätze ():

Berichte des Apostolischen Nuntius Cesare Orsenigo
aus Deutschland 1930 bis 1939
Im Auftrag des Deutschen Historischen Instituts in Rom und in Kooperation mit der Kommission für
Zeitgeschichte Bonn und dem Archivio Segreto Vaticano herausgegeben von Thomas Brechenmacher
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