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lfd. Nr.
314
Prot. Nr.
s. no.
Sender
Orsenigo
Empfänger
Ort
Berlin
Datum
.12.1933
Archiv
AA.EE.SS. Germania, Pos. 604, fasc. 113, fol. 73r-75r, 80rv – Druck bei Sale, Hitler, la Santa Sede e gli Ebrei, Nr. 50 und 51
Betreff
s. ogg.
Regest
Neujahrsansprache O.s als Doyen des diplomatischen Corps vor dem Reichspräsidenten; Entwürfe und endgültige Fassung.1
Vgl. die Briefe O. an Pacelli vom 25.11.1933 und O. an Pacelli vom 19.12.1933.
Dokument
1[Entwurf 1] Signor Presidente del Reich! Allo schiudersi di un nuovo anno è per noi tutti – membri del Corpo Diplomatico accreditato presso il Reich – un ben gradito dovere ed un alto onore di venire a presentare a Vostra Eccellenza, a nome dei nostri Sovrani e Capi di Stato, i migliori voti per la prosperità della Vostra Patria. Questi voti sono allietati anche dalla constatazione della Vostra persistente vigoria, che sembra sfidare il lavoro e gli anni.
2L’anno che si è chiuso è stato per la Germania straordinariamente ricco di avvenimenti politici, economici e sociali e noi li abbiamo sempre seguiti con la più viva attenzione. Testimoni immediati delle alterne vicende, di cui fu intessuta la storia di questo paese negli ultimi anni, non è stato per noi difficile renderci conto del profondo cambiamento politico, che si è avverato, segnando un vero svolto nella storia della Vostra Patria.
3Eccellenza! I nostri cuori, sempre pronti, in virtù della nostra stessa missione diplomatica, a servire la causa della pace, si sono particolarmente rallegrati, quando gli uomini, ai quali Vostra Eccellenza ha confidato i destini di questo paese, hanno solennemente dichiarato di essere disposti a regolare le eventuali divergenze fra la Germania e le altre nazioni, tenendosi sul pacifico cammino di una intesa amichevole.
4Alla luce di così nobili promesse l’alba di un nuovo anno raddoppia il suo splendore. E noi siamo felici di constatarlo proprio in questo momento, in cui noi veniamo a presentare a Vostra Eccellenza i voti più ardenti e più sinceri per la felicità e la prosperità della Vostra Patria. Voglia Iddio, Datore unico di ogni bene, che questa grande nazione, collocata al centro dell’Europa, possa rapidamente ricostruire la sua prosperità materiale e morale e così contribuire alla consolidazione dell'economia mondiale e della pace internazionale.
5Gradisca, Signor Presidente, questi voti, per l’avvenire del Vostro paese e gli auguri i più fervorosi, che noi formuliamo per la Vostra conservazione e personale felicità.
6[Entwurf 2] Signor Presidente del Reich! Allo schiudersi di un nuovo anno è per noi tutti – membri del Corpo Diplomatico accreditato presso il Reich - un caro dovere e un alto onore poter porgere a Vostra Eccellenza i nostri più fervidi auguri di bene, allietati dalla constatazione della vostra persistente vigoria.
7Lo spettacolo, che oggi offre la Germania, di una nazione quanto poderosa per numero, altrettanto forte per mirabile concordia di volontà, guidata con coscienza della propria responsabilità da un uomo, che valorizzando unità nazionale, amor di patria, idealità religiose, ha saputo mettere al primo posto fra gli ideali del suo popolo la rinascita del paese, è tale da imporre a tutti stima e rispetto. A noi, testimoni immediati delle alterne vicende politiche, che contraddistinsero la storia recente della Germania, torna oggi particolarmente facile comprendere le grandi aspirazioni, che ormai tutto il vostro popolo nutre per l’avvenire della propria nazione.
8Le dichiarazioni poi solenni ed inequivocabili degli uomini, a cui sono confidati i destini di questo grande paese, di voler cioè procedere ad una sistemazione dei rapporti internazionali attenendosi alla via di una pacifica, reciproca intesa fra i popoli, sono pure argomento di grandi e liete speranze per noi.
9È nella luce di questi avvenimenti, pieni di alto significato e forieri di spirito nuovo, che noi formuliamo oggi i nostri voti per la prosperità della Germania.
10Possa questo nuovo anno, benedetto da Dio, Datore unico di ogni bene, segnare realmente nel mondo intero un notevole progresso sull’aspro cammino della pace degli animi e della vera grandezza dei popoli.
11Eccellenza, gradite questi voti, che appunto perché mirano anzitutto al benessere del vostro paese, devono tornare a Voi particolarmente cari.2
O.s Entwürfe enthielten für Pius XI. und Pacelli offenbar zu viel Lob; deshalb kam die Anweisung, eingedenk der Lage der Kirche in Deutschland die Ansprache etwas weniger euphorisch anzulegen. Vgl. Pacelli an Orsenigo, No. 3432/33 vom 01.12.1933.
12[Endfassung] Monsieur le Président du Reich! Au début d’une nouvelle année est pour nous tous, Membres du Corps Diplomatique accrédité près du Reich, un bien agréable devoir, ainsi qu'un grand honneur, de venir offrir à Votre Excellence au nom de nos Souverains et Chefs d’Etat les meilleurs voeux pour la prospérité de Votre Patrie. Ces souhaits s’accompagnent chez nous de la joieuse constatation de Votre vigueur, qui semble défier le travail et les années.
13L’année, qui vient de s’écouler, a été pour l’Allenagne extrêmement riche d’événements politiques, économiques et sociaux et nous n’avons pas laissé de les suivre avec la plus vive attention. Pour nous, témoins immédiats des vicissitudes, dont a été entrelacé l’histoire de ce pays dans les dernières années, il n’a pas été difficile de se rendre compte du profond changement politique, qui vient de tracer un vrai tournant dans l’histoire de Votre Patrie.
14Excellence! Nos coeurs, toujours prêts – en vertu même de notre mission diplomatique – à servir la cause de la paix, se sont particulièrement réjoui, malgré les nombreuses difficultés de l’heure, lorsque les hommes, auxquels Votre Excellence a confié les destinées de ce pays, ont solennellement déclaré d’être disposés à regler les différends entre l’Allemagne et les autres Nations en suivant le chemin pacifique d’une entente amicale.
15À la lumière de si nobles promesses nous saluons avec confiance l’aube de la nouvelle année et nous Vous présentons, Monsieur le Président, les voeux les plus ardents et les plus sincères pour le bonheur et la prospérité de Votre Patrie. Veuille Dieu, Auteur unique de tous les biens, que cette grande Nation, placée au centre de l’Europe, puisse reconstruire rapidement sa prospérité matérielle et morale; et de cette façon être à même de contribuer à la consolidation de l’economie mondiale et à la paix internationale. Veuillez agréer, Excellence, ces voeux, que nous formons pour l’avenir de Votre pays, ainsi que nos souhaits les plus chaleureux pour Votre félicité personnelle.3
Die überarbeitete Fassung kommentierte Pizzardo am 24.12.1933 mit den Worten: „Nulla vi è da osservare al riguardo“ (Pizzardo an Orsenigo, 24.12.1933 [Prot. No. 3655/33]; AA.EE.SS. Germania, Pos. 604, fasc. 113, fol. 81r).
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Anhang

1 Vgl. die Briefe O. an Pacelli vom 25.11.1933 und O. an Pacelli vom 19.12.1933.
2 O.s Entwürfe enthielten für Pius XI. und Pacelli offenbar zu viel Lob; deshalb kam die Anweisung, eingedenk der Lage der Kirche in Deutschland die Ansprache etwas weniger euphorisch anzulegen. Vgl. Pacelli an Orsenigo, No. 3432/33 vom 01.12.1933.
3 Die überarbeitete Fassung kommentierte Pizzardo am 24.12.1933 mit den Worten: „Nulla vi è da osservare al riguardo“ (Pizzardo an Orsenigo, 24.12.1933 [Prot. No. 3655/33]; AA.EE.SS. Germania, Pos. 604, fasc. 113, fol. 81r).
Biographien (1):Sachdatensätze ():

Berichte des Apostolischen Nuntius Cesare Orsenigo
aus Deutschland 1930 bis 1939
Im Auftrag des Deutschen Historischen Instituts in Rom und in Kooperation mit der Kommission für
Zeitgeschichte Bonn und dem Archivio Segreto Vaticano herausgegeben von Thomas Brechenmacher
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