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lfd. Nr.
258
Prot. Nr.
8851
Sender
Orsenigo
Empfänger
Pacelli
Ort
Berlin
Datum
22.11.1933
Archiv
AA.EE.SS. Germania, Pos. 649, fasc. 193, fol. 44r-45v
Betreff
Commemorazione di Lutero
Regest
Der Ablauf der Feiern zum 450. Geburtstag Luthers; die Situation der evangelischen Kirche in Deutschland und die Position ihrer verschiedenen Gruppierungen; die Presseberichterstattung über die Lutherfeiern.
Dokument
1Sono lieto di poter riferire a Vostra Eminenza Reverendissima che le feste in occasione del 450° anniversario della nascita di Lutero, celebrate di questi giorni in Germania, non assunsero alcuna accentuata ostilità verso la Chiesa Cattolica: i vari discorsi religiosi e civili, non che gli articoli dei principali giornali erano scevri di provocazioni; era palese in quasi tutti (le eccezioni sono così minuscole, che non meritano di esser rilevate) il desiderio di evitare polemiche con i cattolici. Invero altre preoccupazioni e assai gravi hanno accompagnato queste feste: la profonda crisi, che travaglia il protestantesimo, ha obbligato gli organizzatori, ossia quella grossa frazione del protestantesimo, che ha aderito pienamente al nazionalsocialismo, a dare alle loro solennità una intonazione di difesa contro l’estrema destra e l’estrema sinistra del protestantesimo.
2Contro i primi, cioè quelli che erano prima alla direzione della Chiesa Evangelica, non che a quella parte di popolo (forse la più pia) che li segue, occorreva dimostrare che con la nuova evoluzione politico-religiosa il protestantesimo non ha perduto nulla del suo antico fervore, anzi lo ha rinfocolato. In questo senso hanno commentato parecchi giornali il successo esterno della commemorazione.
3Contro i secondi, cioè il gruppo estremista dei tedesco-cristiani, che ripudia il Vecchio Testamento e persino il Crocefisso, occorreva riaffermare l’antico protestantesimo integrale, e in questo senso furono diretti quasi tutti i discorsi ufficiali.
4Il Governo come tale non vi ha preso parte diretta; l’organizzazione delle feste fu compito esclusivo della Chiesa Evangelica. Il Presidente del Reich, il Ministro degli Esteri ed il Ministro degli Interni inviarono personalmente dei telegrammi (Allegato A); il Cancelliere Hitler non si fece vivo, anzi passò la festa lontano da Berlino, nella sua casa privata.
5La situazione della Chiesa evangelica però non esce né pacificata, né rafforzata da queste feste.
6Gli estremisti, che vorrebbero fondare una nuova chiesa, o piuttosto un semplice nuovo movimento religioso, una specie di protestantesimo acristiano sulla base dell’antico culto pagano degli dèi germanici, non hanno punto capitolato. Qualche giornale non secondario, come il “Völkischer Beobachter”, dopo aver tentato invano domenica con un articolo vecchio stile (Allegato B) di orientare le feste commemorative contro Roma, non si è ancora deciso a sconfessare gli estremisti tedesco-cristiani; ed è sintomatico che delle feste non ha portato una sola riga di cronaca. Pubblica invece oggi – con evidente compiacenza – la notizia che i tedesco-cristiani intendono .... appellare al Sinodo nazionale (Allegato C).
7Contro loro hanno preso posizione in un modo poco simpatico per la chiesa ufficiale, ben 3000 pastori, i quali hanno letto domenica nelle rispettive chiese una dichiarazione, in cui protestano bensì contro gli estremisti, ma denunciano al tempo stesso il contegno delle alte autorità ecclesiastiche (cioè il Landesbischof Hossenfelder), che, presenti alla seduta dello Sportpalast, non hanno protestato contro i gravi errori proclamati dai tedesco-cristiani (Allegato D).
8Il risultato pratico di tutto questo è lo sgretolamento sempre più progressivo e logico del protestantesimo e l’ammirazione delle anime più serene per il cattolicesimo. Si dice che i protestanti esteri e segnatamente gli americani abbiano fatto sentire la loro recisa disapprovazione per questi nuovi orientamenti religiosi, minacciando di dichiarare la completa rottura di ogni rapporto con la chiesa evangelica di Germania. Dopo l’intervento moderatore del Reichsbischof però i rapporti migliorarono e l’America anzi – a titolo di rappacificazione – inviò anche un telegramma di adesione alle feste.
9I giornali cattolici si attennero ad una linea piuttosto oggettiva o di pura cronaca; la “Germania” volle tentare una specie di spiegazione del come un cattolico può sceverare in Lutero la parte accettabile da quella che è da riprovarsi (Allegato E).
10A mio modesto avviso il silenzio completo della stampa cattolica (eccetto naturalmente il caso di gravi provocazioni) è ancora l’atteggiamento che più ci giova, in quanto non solo ci preserva dal pericolo di divenire il bersaglio di controattacchi, ma anche perché ci guadagna molte simpatie nel campo dei protestanti migliori. Certo che la Provvidenza non poteva essere più eloquente nel mettere in luce – proprio nel 450° anniversario della nascita di Lutero – le fatali, nefaste deduzioni, a cui porta un cristianesimo staccato da Roma.
11Oggi Berlino è in perfetto riposo e tutti i Ministeri e gli Uffici sono chiusi, celebrandosi, come è uso da secoli il così detto “Giorno di espiazione”1
Buß- und Bettag.
; i cattolici ne hanno approfittato per organizzare funzioni e commemorazioni cattoliche.
Anhang
1(A) Texte der drei „Festtelegramme“ zum 450. Geburtstag Luthers: Hindenburg, Neurath, Frick; (B) Völkischer Beobachter, Berliner Ausgabe, Nr. 323/324, 19./20.11.1933: „Luthers Werk und unsere Aufgabe“; (C) Völkischer Beobachter, 22.11.1933: „Die Nationalsynode soll entscheiden. Forderungen der Deutschen Christen“; (D) Germania, Nr. 321, 21.11.1933: „Kundgebung von dreitausend evangelischen Pfarrern“ – Anlage (E) fehlt.

1 Buß- und Bettag.
Biographien (4):Sachdatensätze ():

Berichte des Apostolischen Nuntius Cesare Orsenigo
aus Deutschland 1930 bis 1939
Im Auftrag des Deutschen Historischen Instituts in Rom und in Kooperation mit der Kommission für
Zeitgeschichte Bonn und dem Archivio Segreto Vaticano herausgegeben von Thomas Brechenmacher
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