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lfd. Nr.
255
Prot. Nr.
s. no. – hsl. auf Briefpapier der Nuntiatur
Sender
Orsenigo
Empfänger
Pizzardo
Ort
Valgreghentino (Como)
Datum
27.09.1933
Archiv
AA.EE.SS. Germania, Pos. 649, fasc. 193 fol. 15r-16v
Betreff
s. ogg.
Regest
“Luthertag” als Nationalfeiertag: hat Kanzler und Außenminister über die Befremdung der Katholiken über ein derartiges Vorhaben in Kenntnis gesetzt; parallele Schritte habe Bischof Berning unternommen; die weiteren Planungen des protestantischen Festausschusses in dieser Angelegenheit; den Versuchen, protestantische Feste in nationale Feiertage umzuwandeln, sollte entgegengetreten werden; die Grundsatztreue katholischer Zeitungen lasse zu wünschen übrig.
Dokument
1Mi affretto ad esporre a Vostra Eccellenza Rev.ma le mie modeste considerazioni circa quanto mi comunicava con Suo venerato Dispaccio in data di ieri indirizzatomi a Valgreghentino. Come avevo l’alto onore di riferire a Sua Santità nell’udienza avuta il 21 corr. m., non avevo mancato, prima di lasciare Berlino, in ossequio anche al venerato Dispaccio dell’Eminentissimo Cardinale Segretario di Stato, di far rilevare al Ministro degli Esteri e poi al Cancelliere del Reich l’offesa che sarebbe stata per i cattolici, se il giorno 31 ottobre, anniversario dell’affissione delle 95 tesi di Lutero, fosse dichiarato, come già insinuava qualche giornale, “festa nazionale.”1
Vgl. Bericht No. 8251 vom 09.09.1933.
2Il mio passo fu fatto con la massima segretezza, affinchè il governo potesse agire come di sua iniziativa; ho creduto opportuno tacere anche che la Santa Sede già aveva rilevato la sconvenienza della cosa: ho detto solo che qualche Vescovo mi aveva espresso il suo stupore. L’esito dei miei colloui fu rassicurante; e infatti gli stessi giornali, che avevano lanciata la proposta della festa nazionale il 31 ottobre, rettificavano, dichiarando che la notizia “almeno nella forma in cui era stata data” non era esatta. –
3Passi identici erano stati fatti contemporaneamente dal Vescovo di Osnabrück, Consigliere di Stato della Prussia, presso il Ministro dell’Istruzione, con esito parimenti assai tranquillante, tanto che informandomene aggiungeva – come risulta dall’unita copia della sua lettera –, che credeva superfluo informare, come io gli avevo suggerito in un primo tempo, la Santa Sede. Il Vescovo di Osnabrück ignora ancora oggi che la Santa Sede aveva interessato della cosa il Nunzio Apostolico e che io ho conferito in proposito col Governo. Tutto questo riserbo mi è suggerito dal timore che – trapelando la notizia – si scateni una “reazione protestante.”
4Ora pare che il Comitato promotore dei festeggiamenti di Lutero (i quali hanno soprattutto lo scopo di nascondere la crisi politico-religiosa che travaglia la chiesa evangelica), costretto coll’abbandonare le “feste nazionali” del 31 ottobre, cerchi rivalersi in parte, accentuando quelle del 10 novembre, le quali dovrebbero inneggiare a Lutero come scienziato, cioè letterato, e patriota, sorvolando al suo carattere anticattolico, se pure è possibile. Essi sentono il bisogno di galvanizzare la vita religiosa del protestantesimo e lo fanno ricopiando in parte quanto usano fare i cattolici per le loro feste. Anche recentemente infatti i Ministri cattolici del Reich parteciparono alla Processione di Corpus Domini che si svolse nelle vie più centrali di Berlino, e in questi ultimi anni apparve ripetutamente nei giornali la proposta di far dichiarare “festa civile” per tutta la Prussia il giorno di Corpus Domini.
5Circa questo riconoscimento del 10 novembre io penso che si potrebbe tentare un passo, da compiersi però molto segretamente, incaricando direttamente il Vescovo di Osnabrück nella sua qualità di Consigliere di Stato e facendogli notare che nessuna festa prettamente cattolica, come ad es. il Corpus Domini è dichiarata festa civile. Occorre naturalmente che tutto sia fatto con molto tatto, evitando che il pubblico se ne accorga, e gioverà molto il saper far balenare il timore, che questo possa esser causa di dissenti nella compagine nazionale di fresco costituita.
6Per quanto riguarda la “Germania”, si potrebbe incaricare – per mezzo di Mgr. Uditore – il Vicario Capitolare di Berlino affinchè richiami – di sua iniziativa – il giornale ad un più profondo senso cattolico per tutto quanto riguarda la cronaca religiosa, facendogli notare che i cattolici vedono con stupore simili notizie in giornali cattolici.2
Inwieweit O. die noch verbliebenen Spielräume der „Germania“ nach der bereits erfolgten Neuausrichtung der Redaktion richtig einschätzte, darf fraglich bleiben; vgl. die Anmerkungen zu Bericht No. 7297 vom 23.05.1933.
Ritengo però pericoloso accennare al giornale l’inopportunità di feste al 10 novembre; mi pare già molto – dato l’indirizzo che ha preso questo giornale – se si riesce ad eliminare dalle sue colonne la cronaca protestante. – Per gli altri giornali cattolici vi è in Roma di questi giorni il Sig. Comm. Krauss3
Johann Krauss gründete und leitete in Berlin einen katholischen Pressedienst, das “Katholische Pressebüro Krauss”.
– Capo di un’agenzia cattolica – uomo fidatissimo: gli si potrebbe far giungere una parola nel senso del silenzio della cronaca, magari per mezzo di Mgr. Kaas, che abita in Via Olmata (Telef. 44066), mentre il Sig. Krauss è in Albergo Lago Maggiore.
7
Anhang
1Berning an Orsenigo, Osnabrück, 12.09.1933 [msl. Kopie].4
Berning schrieb hier: „Am Sonnabend, den 9. d. Mts. hatte ich eine Besprechung mit dem Herrn Kultusminister Dr. Rust. Bei dieser Gelegenheit habe ich ihn auch danach gefragt, ob die Absicht bestände, den 31. Oktober, den Gedenktag des Anschlags der Thesen Lutters [sic!], zum Staatsfeiertag zu machen. Dem Kultusminister war davon nichts bekannt. Im Reichsministerium des Innern, wo er sich persönlich erkundigte, war niemand mehr zu erreichen. Herr Kultusminister sagte mir aber, daß der Herr Reichskanzler solchen Bestrebungen auf keinen Fall nachgehen werde, er selbst werde sich auch mit aller Kraft gegen solche Pläne streuben. In einer Zeitungsnotiz lese ich heute, daß die frühere Nachschrift in der von Zeitungen gebrachten Form irreführend und falsch sei, es sei nur ein alter evangelischer Wunsch, daß der 31. Oktober ein staatlicher anerkannter Feiertag für die evangelischen Kreise würde. Ähnlich wie der Buß- und Bettag. Ich habe infolgedessen davon abgesehen, die Angelegenheit nach Rom zu berichten. – Der soeben gemeldeten Ratifikation des Reichskonkordates spreche ich Ew. Exzellenz als dem Vertreter Sr. Heiligkeit meine herzlichsten Glückwünsche aus. Möge reicher Segen von diesem Konkordate für die katholische Kirche Deutschlands ausgehen“ (AA.EE.SS. Germania, Pos. 649, fasc. 193, fol. 17rv).

1 Vgl. Bericht No. 8251 vom 09.09.1933.
2 Inwieweit O. die noch verbliebenen Spielräume der „Germania“ nach der bereits erfolgten Neuausrichtung der Redaktion richtig einschätzte, darf fraglich bleiben; vgl. die Anmerkungen zu Bericht No. 7297 vom 23.05.1933.
3 Johann Krauss gründete und leitete in Berlin einen katholischen Pressedienst, das “Katholische Pressebüro Krauss”.
4 Berning schrieb hier: „Am Sonnabend, den 9. d. Mts. hatte ich eine Besprechung mit dem Herrn Kultusminister Dr. Rust. Bei dieser Gelegenheit habe ich ihn auch danach gefragt, ob die Absicht bestände, den 31. Oktober, den Gedenktag des Anschlags der Thesen Lutters [sic!], zum Staatsfeiertag zu machen. Dem Kultusminister war davon nichts bekannt. Im Reichsministerium des Innern, wo er sich persönlich erkundigte, war niemand mehr zu erreichen. Herr Kultusminister sagte mir aber, daß der Herr Reichskanzler solchen Bestrebungen auf keinen Fall nachgehen werde, er selbst werde sich auch mit aller Kraft gegen solche Pläne streuben. In einer Zeitungsnotiz lese ich heute, daß die frühere Nachschrift in der von Zeitungen gebrachten Form irreführend und falsch sei, es sei nur ein alter evangelischer Wunsch, daß der 31. Oktober ein staatlicher anerkannter Feiertag für die evangelischen Kreise würde. Ähnlich wie der Buß- und Bettag. Ich habe infolgedessen davon abgesehen, die Angelegenheit nach Rom zu berichten. – Der soeben gemeldeten Ratifikation des Reichskonkordates spreche ich Ew. Exzellenz als dem Vertreter Sr. Heiligkeit meine herzlichsten Glückwünsche aus. Möge reicher Segen von diesem Konkordate für die katholische Kirche Deutschlands ausgehen“ (AA.EE.SS. Germania, Pos. 649, fasc. 193, fol. 17rv).
Biographien (5):Sachdatensätze ():

Berichte des Apostolischen Nuntius Cesare Orsenigo
aus Deutschland 1930 bis 1939
Im Auftrag des Deutschen Historischen Instituts in Rom und in Kooperation mit der Kommission für
Zeitgeschichte Bonn und dem Archivio Segreto Vaticano herausgegeben von Thomas Brechenmacher
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