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lfd. Nr.
201
Prot. Nr.
7906
Sender
Orsenigo
Empfänger
Pacelli
Ort
Berlin
Datum
04.08.1933
Archiv
AA.EE.SS. Germania, Pos. 645, fasc. 171, fol. 30r-31r
Betreff
Visita del Ministro Rust
Regest
Antrittsbesuch des preußischen Kultusministers Dr. Rust; Themen des Gesprächs: die geplante Schulreform; die Zukunft der konfessionellen Schule; Bischofsstuhlbesetzung in Münster.
Dokument
1Ieri il Ministro di Prussia per la Scienza, l’arte e la Cultura, Dr. Rust, è venuto a farmi una visita di omaggio; veramente non so perché ha tardato finora: io gli ho reso la visita qualche ora dopo. Mi permetto ora di riferire rispettosamente a Vostra Eminenza circa quanto ha formato l’argomento delle due non brevi conversazioni.
2Il Sig. Ministro ha parlato a lungo del suo programma di lavoro in ordine alla scuola, cioè del bisogno di semplificare e unificare il più possibile i troppo numerosi tipi di scuola, che ora esistono in Prussia. Incidentalmente parlò con molta ammirazione dei criteri pedagogici della Chiesa cattolica, del Clero cattolico, riconoscendogli una particolare abilità nel cercare i giusti contatti col popolo, e apprezzò l’efficacia del celibato per una così elevata missione, si dichiarò fautore convinto della scuola confessionale e rispettivamente del confessionalismo anche negli Istituti per la formazione del Corpo Insegnante.
3Poiché sapevo che già da tempo il Capitolo di Münster aveva presentato al Ministro il nome del Candidato prescelto per la provvista di quella Sede Vescovile, gli ho chiesto se era partita la risposta.1
Nachdem zunächst Heinrich Heufers und sodann Adolf Donders die Wahl zum Bischof abgelehnt hatten (Donders an Pacelli, 23.06.1933; AA.EE.SS. Germania, Pos. 640, fasc. 156, fol. 53r/54r), war von Galen in der ersten Julihälfte durch den Heiligen Stuhl als Kandidat nachnominiert worden (Pacelli an Orsenigo, 01.07.1933 und 13.07.1933; ASV, ANB, busta 102, fasc. 4, fol. 65rv, 68r). Die Wahl von Galens durch das Domkapitel erfolgte nach dem 13. Juli und wurde durch Donders am 18. Juli an O. gemeldet. (Donders an Orsenigo, 18.07.1933; ASV, ANB, busta 102, fasc. 4, fol. 70rv). Die Bestätigung der Wahl seitens der Regierung sollte noch einige Tage auf sich warten lassen: erst am 28.08. konnte O. an Pacelli deren Eingang melden (Cifrato No. 91; AA.EE.SS. Germania, Pos. 640, fasc. 156, fol. 57r); tags darauf wies Pacelli O. an, die Zustimmung des Erwählten einzuholen (Cifrato No. 134; ebd., fol. 58r); O.s Antwort erging telegraphisch am 05.09.1933: „Parroco von Galen proposto per Diocesi Muenster accetta.” (Cifrato No. 92; ebd., fol. 61r). Am 11.09. verkündete der OR die Ernennung von Galens offiziell (ebd., fol. 63r). Vgl. auch Flammer, Clemens von Galen als Stadtpfarrer, S. 104.
Mi assicurò che lo sarà fra breve, lasciandomi però comprendere che erano in corso delle indagini circa l’attività politica di questo Sacerdote nel passato; gli ho detto che a quanto mi constava è stato sempre uomo superiore alle lotte partigiane. Infine il Sig. Ministro accennò alle recenti pratiche per eliminare ogni differenza fra la Santa Sede e il Governo anche per quanto riguarda l’applicazione del Concordato di Prussia, e non mi nascose la sua soddisfazione.
4Da tutta la conversazione ho riportato l’impressione di aver parlato con un uomo sincero e animato da buona volontà, ma per il quale esiste però il pericolo, da Lui stesso accennato, che altri fattori possano poi entrare a determinare definitivamente le sue riforme scolastiche. Si vede voleva riferirsi non solo alla onnipotenza che nel nuovo Governo Prussiano si è riservato il Ministro Presidente, ma ancor più alla inevitabile ingerenza del Reich per tutto ciò che tocca la questione scolastica. Noi possiamo però accogliere, subito con riconoscenza quanto egli fa per la eliminazione radicale dalla scuola di insegnanti atei, comunisti, liberi pensatori, sostituendovi dei cristiani.
5Accomiatandomi mi disse di aver letto appunto in questi giorni la lettera del nuovo Primate di Spagna,2
 Isidro Gomá y Tomás (1869-1940), seit April 1933 Erzbischof von Toledo und Primas von Spanien. – Am 25.05.1933 hatten die Metropoliten Spaniens in einem Brief gegen die Maßnahmen der spanischen Republik protestiert, Kirche und Staat zu trennen. U. a. wurden alle staatlichen Leistungen an kirchliche Einrichtungen eingestellt und der Religionsunterricht an staatlichen Schulen abgeschafft. Papst Pius XI. verurteilte diese Politik in seinem Rundschreiben „Dilectissima nobis“ vom 03.06.1933. Novoa, Religionsfreiheit in Spanien, S. 126 und 298, Anm. 31; Schwaiger, Papsttum und Päpste, S. 255. Unter Bezugnahme auf „Dilectissima nobis“ schloß sich Gomá y Tomás in seinem ersten Hirtenschreiben als Erzbischof von Toledo, „Horas graves“, vom 12.07.1933 dieser Kritik an; Granados, El Cardenal Gomá, S. 59-61; Wortlaut des Hirtenschreibens ebd., S. 277-305.
io lo rassicurai che avrebbe sempre trovato nel Nunzio un volonteroso collaboratore per tutte quelle iniziative che risponderanno agli intenti – a Lui ben noti – della Chiesa Cattolica per quanto riguarda la educazione del popolo cattolico. Chiudendo questo mio Rapporto non posso nascondere a Vostra Eminenza, che purtroppo vi sono ancora non pochi che sognano di impedire la completa applicazione del programma scolastico cattolico; nel campo protestante i Maestri sono prevalentemente per gli indirizzi interconfessionali, io credo che occorra evitare un cozzo aperto con questi elementi e agire invece con paziente fermezza presso il Governo, evitando possibilmente la pubblicità.
Anhang

1 Nachdem zunächst Heinrich Heufers und sodann Adolf Donders die Wahl zum Bischof abgelehnt hatten (Donders an Pacelli, 23.06.1933; AA.EE.SS. Germania, Pos. 640, fasc. 156, fol. 53r/54r), war von Galen in der ersten Julihälfte durch den Heiligen Stuhl als Kandidat nachnominiert worden (Pacelli an Orsenigo, 01.07.1933 und 13.07.1933; ASV, ANB, busta 102, fasc. 4, fol. 65rv, 68r). Die Wahl von Galens durch das Domkapitel erfolgte nach dem 13. Juli und wurde durch Donders am 18. Juli an O. gemeldet. (Donders an Orsenigo, 18.07.1933; ASV, ANB, busta 102, fasc. 4, fol. 70rv). Die Bestätigung der Wahl seitens der Regierung sollte noch einige Tage auf sich warten lassen: erst am 28.08. konnte O. an Pacelli deren Eingang melden (Cifrato No. 91; AA.EE.SS. Germania, Pos. 640, fasc. 156, fol. 57r); tags darauf wies Pacelli O. an, die Zustimmung des Erwählten einzuholen (Cifrato No. 134; ebd., fol. 58r); O.s Antwort erging telegraphisch am 05.09.1933: „Parroco von Galen proposto per Diocesi Muenster accetta.” (Cifrato No. 92; ebd., fol. 61r). Am 11.09. verkündete der OR die Ernennung von Galens offiziell (ebd., fol. 63r). Vgl. auch Flammer, Clemens von Galen als Stadtpfarrer, S. 104.
2  Isidro Gomá y Tomás (1869-1940), seit April 1933 Erzbischof von Toledo und Primas von Spanien. – Am 25.05.1933 hatten die Metropoliten Spaniens in einem Brief gegen die Maßnahmen der spanischen Republik protestiert, Kirche und Staat zu trennen. U. a. wurden alle staatlichen Leistungen an kirchliche Einrichtungen eingestellt und der Religionsunterricht an staatlichen Schulen abgeschafft. Papst Pius XI. verurteilte diese Politik in seinem Rundschreiben „Dilectissima nobis“ vom 03.06.1933. Novoa, Religionsfreiheit in Spanien, S. 126 und 298, Anm. 31; Schwaiger, Papsttum und Päpste, S. 255. Unter Bezugnahme auf „Dilectissima nobis“ schloß sich Gomá y Tomás in seinem ersten Hirtenschreiben als Erzbischof von Toledo, „Horas graves“, vom 12.07.1933 dieser Kritik an; Granados, El Cardenal Gomá, S. 59-61; Wortlaut des Hirtenschreibens ebd., S. 277-305.
Biographien (4):Sachdatensätze ():

Berichte des Apostolischen Nuntius Cesare Orsenigo
aus Deutschland 1930 bis 1939
Im Auftrag des Deutschen Historischen Instituts in Rom und in Kooperation mit der Kommission für
Zeitgeschichte Bonn und dem Archivio Segreto Vaticano herausgegeben von Thomas Brechenmacher
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