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lfd. Nr.
144
Prot. Nr.
4663
Sender
Schioppa
Empfänger
Pacelli
Ort
Den Haag
Datum
11.07.1933
Archiv
AA.EE.SS. Germania, Pos. 645, fasc. 166, fol. 64r-67r
Betreff
Il Concordato tedesco ed i cattolici olandesi
Regest
Die Aufnahme der Nachricht vom Reichskonkordat bei den niederländischen Katholiken: vielen Katholiken in den Niederlanden seien die Motive des Hl. Stuhls nicht ganz einsichtig, einen Vertrag mit dem totalitären, akatholischen nationalsozialistischen Regime in Deutschland zu schließen; daraus resultierten Besorgnisse, v.a. vor dem Hintergrund zunehmender faschistischer und nationalsozialistischer Agitation in den Niederlanden; weitere Aufklärung seitens des Hl. Stuhls könnte hilfreich sein.
Dokument
1La notizia che è stato siglato un Concordato fra la Santa Sede ed il Reich tedesco è appresa dai cattolici olandesi con molto interesse.
2Il “Maasbode” pubblica nel suo numero di ieri sera un articolo di fondo (di cui qui compiego la traduzione dei periodi più importanti) nel quale insiste principalmente sul principio che la Chiesa, nel conchiudere tali trattati, ha in vista esclusivamente gli interessi religiosi e non teme, se la salute delle anime lo richiede, di rinunziare a qualunque altro privilegio. Parimenti il giornale dice che la Chiesa fin dalla sua fondazione ha sempre predicato la sottomissione all’autorità costituita, sempre però legarsi a questa od altra forma di governo e che se qualunque Governo garantisce con un trattato i diritti della Chiesa, essa lo firmerà onestamente e lealmente.
3Queste chiarificazioni sono arrivate molto opportune. Se l’interessamento di questi cattolici per la conclusione del Concordato tedesco è stato grande, non minore è stato il disorientamento e la preoccupazione di parecchi circoli e personalità cattoliche per tale avvenimento.
4Per comprensibili ragioni di vicinato e di simiglianza di situazione politica-religiosa gli ultimi avvenimenti della Germania hanno avuto fra i cattolici olandesi una speciale ripercussione.
5Le notizie dei torti fatti ai cattolici tedeschi ed alle loro organizzazioni sociali ed operaie, e soprattutto lo scioglimento del Partito popolare bavarese e di quello del Centro hanno prodotto qui una dolorosa commozione ed una viva inquietudine. Tutta la stampa cattolica ha energicamente deplorato quei fatti. Mgr. Poels, il noto organizzatore ed assistente ecclesiastico delle società operaie cattoliche del Limburgo, il 2 corrente, ha pronunziato un fiero discorso stimmatizzando l’Hitlerianismo e le sue gesta contro le organizzazioni ed i partiti cattolici, discorso che ha profondamente e largamente impressionato.1
Zu Poels vgl. Weber, Heinrich Brüning und seine niederländischen Freunde, S. 28-40 , hier S. 32: „Als eine der großen Lebensleistungen Poels wird angesehen, daß er die katholische Bevölkerung Limburgs nicht nur vor dem Sozialismus, sondern auch vor dem Nationalsozialismus bewahrt habe. […] Poels verurteilte seit 1933 mehrmals die Verfolgung von Sozialisten, Kommunisten und Juden in Deutschland.“ Bei der hier von Schioppa angesprochenen großen Grundsatzrede Poels’ gegen den Nationalsozialismus handelt es sich aller Wahrscheinlichkeit nach um Poels’ Rede auf einer Versammlung des katholischen Bergarbeitervereins „Limburgse Werkliedenbond“ in Heerlen, die der Poels-Biograph Colsen auf „Juni 1933“ datiert. Colsen, Poels, S. 580; umfangreicher Auszug der Rede ebd., S. 580-583.
6Tale inquietudine è giustificata anche dal fatto che già vari gruppi fascisti e hitleriani si sono formati nel Paese e che nelle città di frontiera la penetrazione e la propaganda hitleriana s’intensifica ogni giorno di più.
7In una nazione come l’Olanda, dove i cattolici sono appena un terzo della popolazione e cionondimeno occupano, numericamente, come partito politico, il primo posto, non potrebbe l’esempio della Germania e l’infiltrazione delle teorie totalitarie statali di Hitler portare un colpo al grande partito cattolico olandese, contro del quale già lottano le tendenze democratiche di parecchi cattolici ed un movimento giovanile cattolico diretto a sicurarlo specialmente a causa della sua dipendenza dall’Episcopato e dal clero?
8Tutte quelle riflessioni hanno, come ho accennato, disorientato parecchi cattolici, i quali si domandano come può e con quali vantaggi pel cattolicesimo tedesco la Santa Sede stipulare un Concordato con un Governo, il quale con la sua “Gleichschaltung” rade al suolo tutte le organizzazioni cattoliche e scioglie un partito – il Centro – che ha al suo attivo tante benemerenze per la Chiesa e per la patria?
9Lo so, questi cattolici non riflettono che – a parte il resto – il Concordato ha appunto lo scopo di impedire od almeno arginare distruzioni e reppressioni a danno dei cattolici. Tuttavia la preoccupazione nei riguardi del partito e delle organizzazioni cattoliche olandesi esiste. Qualche personalità cattolica si proponeva perfino di recarsi in Vaticano per cercare di impedire il Concordato!
10Perciò ho detto e ripeto che il citato articolo del “Maasbode” è stato opportunissimo. Crederei però – subordinatamente – che non sarebbe inutile se l’”Osservatore Romano” pubblicasse qualche articolo analogo per combattere quelle preoccupazioni e quel disorientamento, che, forse, non è soltanto dei cattolici olandesi.
Anhang
1Le nouveau Concordat; msl. Abschrift aus “De Maasbode”, 10.07.1933.

1 Zu Poels vgl. Weber, Heinrich Brüning und seine niederländischen Freunde, S. 28-40 , hier S. 32: „Als eine der großen Lebensleistungen Poels wird angesehen, daß er die katholische Bevölkerung Limburgs nicht nur vor dem Sozialismus, sondern auch vor dem Nationalsozialismus bewahrt habe. […] Poels verurteilte seit 1933 mehrmals die Verfolgung von Sozialisten, Kommunisten und Juden in Deutschland.“ Bei der hier von Schioppa angesprochenen großen Grundsatzrede Poels’ gegen den Nationalsozialismus handelt es sich aller Wahrscheinlichkeit nach um Poels’ Rede auf einer Versammlung des katholischen Bergarbeitervereins „Limburgse Werkliedenbond“ in Heerlen, die der Poels-Biograph Colsen auf „Juni 1933“ datiert. Colsen, Poels, S. 580; umfangreicher Auszug der Rede ebd., S. 580-583.
Biographien (2):Sachdatensätze ():

Berichte des Apostolischen Nuntius Cesare Orsenigo
aus Deutschland 1930 bis 1939
Im Auftrag des Deutschen Historischen Instituts in Rom und in Kooperation mit der Kommission für
Zeitgeschichte Bonn und dem Archivio Segreto Vaticano herausgegeben von Thomas Brechenmacher
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