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lfd. Nr.
123
Prot. Nr.
8227
Sender
Orsenigo
Empfänger
Pacelli
Ort
Berlin
Datum
08.09.1933
Archiv
AA.EE.SS. Germania, Pos. 604, fasc. 113, fol. 70r-71v – Druck bei Sale, Hitler, la Santa Sede e gli Ebrei, Nr. 48
Betreff
Visita alla „Sacra Tunica“ a Treviri
Regest
Bericht über seinen „rein privaten“ Besuch bei der Ausstellung des Heiligen Rocks zu Trier; die überwältigende Zahl und hohe Frömmigkeit der Pilger: Manifest echter Religiosität; auch die Presse habe moderat berichtet; insbesondere seien diesmal keine Zweifel an der Echtheit des Rockes geäußert worden.
Dokument
1Come avevo già comunicato a Vostra Eminenza Reverendissima, mi sono recato la scorsa settimana a Treviri per venarvi la Reliquia della “Sacra Tunica” di Nostro Signore, esposta al pubblico per 50 giorni: ormai le feste sono finite; domenica prossima la “Sacra Tunica” verrà riposta nella sua custodia.1
Pius XI. hatte mit der Bulle „Quod nuper“ zum Gedenken an den 1900 Jahre zuvor erfolgten Kreuzestod Christi für 1933 ein Heiliges Jahr ausgerufen. Dies nahm Bischof Bornewasser zum Anlaß, vom 23.07. bis 08.09.1933 den Trierer Heiligen Rock ausstellen zu lassen. Vgl. Konrad Bohr, Kirchenpolitische Aspekte der Heilig-Rock-Wallfahrt von 1933, in: Aretz / Embach / Persch / Ronig (Hg.): Der Heilige Rock zu Trier, S. 347-368; Guido Groß: Wallfahrt in das Dritte Reich. Die Ausstellung des Heiligen Rockes im Jahre 1933 und die Pilger aus dem Ausland, in: ebd., S. 369-408; Alfons Thome: Heilig-Rock-Wallfahrt 1933. Im Zwiespalt, in: ebd., S. 409-426.
2Ho avuto la consolazione di celebrare venerdì privatamente, alle ore 5 del mattino, la Santa Messa all’altare ove è esposta la S. Reliquia. Avendo data alla mia visita un carattere strettamente privato, non feci visita ufficiale a nessuna autorità civile. Ripartii per Berlino subito il giorno sequente.
3Lo spettacolo, che presenta la città di Treviri in questi giorni, è, credo, dei più rari e commoventi che si possano immaginare. Affluiscono in media ogni giorno in questa cittadina di soli 79.000 abitanti circa 50.000 pellegrini; si ebbero in 50 giorni oltre due milioni di visitatori della “Sacra Tunica”, venuti con i più svariati mezzi di trasporto (vi furono oltre mille treni straordinari); i più vicini arrivarono processionalmente; qualche popolazione arrivò in massa, a piedi, camminando tutta notte. Ma ciò che è ancora più commovente è la pietà profonda ed il santo raccoglimento, che pervade tutti e che imprime alla città una nota altamente religiosa.
4La visita alla S. Reliquia continua ininterrottamente notte e giorno; la fiumana dei visitatori, molto bene regolata, aggiunge altre visite alle chiese designate e moltissimi approfittano dell’occasione per accostarsi ai SS. Sacramenti. Nelle strade e nelle piazze attigue alla Cattedrale notte e giorno non si odono che canti religiosi e preghiere, regolate da appositi altoparlanti, che guidano le turbe, dominandole meravigliosamente.
5In ottobre Monsignor Vescovo di Treviri verrà a Roma per la visita “ad limina” e potrà riferire largamente al Santo Padre circa questa colossale manifestazione di fede, alla quale parteciparono oltre il popolo anche molte distinte personalità: quasi tutti i Vescovi di Germania, qualche Ministro cattolico; tutto il Corpo Diplomatico del Lussemburgo.
6I giornali – a differenza di quanto avenne in altre occasioni – tennero tutti un linguaggio molto rispettoso e nessuno osò sollevare né dubbi circa l’autenticità della Sacra Reliquia, né insinuazioni contro la massa dei fedeli, o contro le numerose grazie che, si dice, siansi verificate.2
Die umstrittene Frage nach der Echtheit des Trierer Heiligen Rockes hatte vor allem anläßlich seiner Ausstellungen im 19. und frühen 20. Jahrhundert stets heftige publizistische Debatten hervorgerufen; besondere Berühmtheit erlangte die Kontroverse von 1844. Für die Ausstellung von 1933 sind in der Bibliothek des Trierer Priesterseminars 178 Zeitungsberichte nachgewiesen; für die vorangehende von 1891 immerhin 532; vgl. die Dokumentation von Krämer / Embach (Hg.), Tunica Domini.
Anhang

1 Pius XI. hatte mit der Bulle „Quod nuper“ zum Gedenken an den 1900 Jahre zuvor erfolgten Kreuzestod Christi für 1933 ein Heiliges Jahr ausgerufen. Dies nahm Bischof Bornewasser zum Anlaß, vom 23.07. bis 08.09.1933 den Trierer Heiligen Rock ausstellen zu lassen. Vgl. Konrad Bohr, Kirchenpolitische Aspekte der Heilig-Rock-Wallfahrt von 1933, in: Aretz / Embach / Persch / Ronig (Hg.): Der Heilige Rock zu Trier, S. 347-368; Guido Groß: Wallfahrt in das Dritte Reich. Die Ausstellung des Heiligen Rockes im Jahre 1933 und die Pilger aus dem Ausland, in: ebd., S. 369-408; Alfons Thome: Heilig-Rock-Wallfahrt 1933. Im Zwiespalt, in: ebd., S. 409-426.
2 Die umstrittene Frage nach der Echtheit des Trierer Heiligen Rockes hatte vor allem anläßlich seiner Ausstellungen im 19. und frühen 20. Jahrhundert stets heftige publizistische Debatten hervorgerufen; besondere Berühmtheit erlangte die Kontroverse von 1844. Für die Ausstellung von 1933 sind in der Bibliothek des Trierer Priesterseminars 178 Zeitungsberichte nachgewiesen; für die vorangehende von 1891 immerhin 532; vgl. die Dokumentation von Krämer / Embach (Hg.), Tunica Domini.
Biographien (1):Sachdatensätze (1):

Berichte des Apostolischen Nuntius Cesare Orsenigo
aus Deutschland 1930 bis 1939
Im Auftrag des Deutschen Historischen Instituts in Rom und in Kooperation mit der Kommission für
Zeitgeschichte Bonn und dem Archivio Segreto Vaticano herausgegeben von Thomas Brechenmacher
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