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lfd. Nr.
112
Prot. Nr.
7307
Sender
Orsenigo
Empfänger
Pacelli
Ort
Berlin
Datum
26.05.1933
Archiv
AA.EE.SS. Germania, Pos. 643, fasc. 160, fol. 26r-27v
Betreff
Tentativi di riforma delle chiese evangeliche
Regest
Umbau der evangelischen Kirchengemeinschaften in Deutschland zu einer evangelischen Reichskirche: Kann durch die Wahl Friedrich von Bodelschwinghs das Schlimmste verhindert werden? Bekräftigungsversuche deutsch-protestantischer Identität; welche Folgen könnte die Entstehung der evangelischen Reichskirche für die katholische Kirche in Deutschland haben?
Dokument
1Facendo seguito al mio rispettoso Rapporto No. 7216 del giorno 13 corrente, mi permetto informare Vostra Eminenza Reverendissima circa le ultime fasi della evoluzione religiosa e politica, che vanno subendo le Chiese Evangeliche in Germania.
2Come già prevedevasi, ha trionfato l’idea di riunire tutte le varie confessioni sotto un’unica autorità, allo scopo di coordinare la Chiesa Evangelica allo Stato nuovo (Gleichschaltung der Kirche mit dem neuen Staat); autorità però da designarsi, non dal Governo del Reich, ma dalle Chiese stesse. Pare che alla dignità di Reichsbischof della nuova Chiesa Evangelica sarà nominato un certo Friedrich von Bodelschwingh, pastore in un paesello vicino a Bielefeld, ed è da notare – come segno dei tempi – che egli è il candidato a questo posto di quei circoli, che preferiscono un uomo assolutamente estraneo ai partiti politici.1
Der völlig unpolitische, ganz und gar integre Pastor Bodelschwingh war am Abend des 24. Mai gegen sein starkes eigenes Widerstreben von drei Beauftragten der Landeskirchen zum Kandidaten für das Amt des Reichsbischofs ausgerufen worden. Mit dieser Kandidatenkür sollte einem Vorpreschen der „Deutschen Christen“ begegnet werden, deren Kandidat Ludwig Müller für eine klare politische Bindung der evangelischen Reichskirche an den nationalsozialistischen Staat stand. Vgl. Scholder, Die Kirchen und das Dritte Reich I, S. 416/417.
Pare così evitato il pericolo di ricadere nella creazione di una Chiesa di Stato.
3Tutta questa rinnovazione, che si afferma dettata da pure considerazioni religiose, porterà con sè probabilmente un ravvivamento dello spirito di organizzazione e di pubbliche affermazioni della Chiesa Protestante, che era prima completamente morto. Già si accenna a feste grandiose, a dimostrazioni colossali per le ricorrenze più notevoli di Lutero, nato appunto 450 anni or sono (10 novembre) o del protestantesimo, proclamato con le famose 95 tesi di Wittenberg (31 ottobre);2
Über die geplanten und die realisierten Lutherfeiern vgl. die Berichte No. 8413 vom 29.09.1933, No. 8730 vom 11.11.1933, No. 8851 vom 22.11.1933 sowie Pacelli an Orsenigo, No. 3366/33 vom 28.11.1933; desgl. Brechenmacher (Bearb.), Unveröffentlichte Dokumente des Ministerialdirektors Rudolf Buttmann, S. 170/171.
e, poiché a tutto questo movimento religioso qui si imprime il carattere di nazionalismo, si può presumere – data anche la forte organizzazione socialnazionalista – che questo feste riusciranno grandiose. Non mancano professori di teologia protestante e pastori, che già sottolineano a tutto loro uso le differenze fra la Chiesa Cattolica e la nuova chiesa tedesca protestante, che avrebbe il vantaggio, secondo loro, “di assegnare nella chiesa un posto importante anche all’elemento laico, di avere pastori molto meno appartati, di non avere il suo capo all’estero.”
4Se tutto questo portasse veramente ad un risveglio di fede religiosa e di pietà sentita, la Chiesa Evangelica potrebbe rallegrarsi; ma invece è quasi certo che prevarrà ancora lo spirito politicante e seguiranno così nuove divisioni interne, come pare sia fatale per il protestantesimo.
5Per quanto riguarda la fedeltà dei cattolici alla loro Chiesa, io non credo che ne soffrirà per questo risveglio protestante; l’unico pericolo è che il desiderio di protezione politica e la speranza di aiuti materiali dello Stato possano affievolire quella dignitosa riservatezza e rispettosa indipendenza, che furono finora una nobile tradizione dei cattolici di Germania.
Anhang

1 Der völlig unpolitische, ganz und gar integre Pastor Bodelschwingh war am Abend des 24. Mai gegen sein starkes eigenes Widerstreben von drei Beauftragten der Landeskirchen zum Kandidaten für das Amt des Reichsbischofs ausgerufen worden. Mit dieser Kandidatenkür sollte einem Vorpreschen der „Deutschen Christen“ begegnet werden, deren Kandidat Ludwig Müller für eine klare politische Bindung der evangelischen Reichskirche an den nationalsozialistischen Staat stand. Vgl. Scholder, Die Kirchen und das Dritte Reich I, S. 416/417.
2 Über die geplanten und die realisierten Lutherfeiern vgl. die Berichte No. 8413 vom 29.09.1933, No. 8730 vom 11.11.1933, No. 8851 vom 22.11.1933 sowie Pacelli an Orsenigo, No. 3366/33 vom 28.11.1933; desgl. Brechenmacher (Bearb.), Unveröffentlichte Dokumente des Ministerialdirektors Rudolf Buttmann, S. 170/171.
Biographien (2):Sachdatensätze ():

Berichte des Apostolischen Nuntius Cesare Orsenigo
aus Deutschland 1930 bis 1939
Im Auftrag des Deutschen Historischen Instituts in Rom und in Kooperation mit der Kommission für
Zeitgeschichte Bonn und dem Archivio Segreto Vaticano herausgegeben von Thomas Brechenmacher
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