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lfd. Nr.
101
Prot. Nr.
7123
Sender
Orsenigo
Empfänger
Pacelli
Ort
Berlin
Datum
02.05.1933
Archiv
AA.EE.SS. Germania, Pos. 643, fasc. 159, fol. 122r-123v – Druck bei Sale, Hitler, la Santa Sede e gli Ebrei, Nr. 37
Betreff
Festa nazionale del 1° maggio
Regest
Die Massenveranstaltungen zum 1. Mai und die Fanatisierung eines großen Teils der Deutschen; programmatische Armut der Rede Hitlers; Befürchtung O.s: der Nationalsozialismus werde unter bestimmten Bedingungen in einen verheerenden Bolschewismus umschlagen.
Dokument
1Ieri, primo maggio, la Germania ha celebrato la festa del “lavoro nazionale”;1
Am 10.04.1933 war der 1. Mai als „Tag der nationalen Arbeit“ zum Nationalfeiertag erhoben worden. Damit bemächtigten sich die Nationalsozialisten des Symboltages der Arbeiterbewegung, mit doppelter Zielrichtung: einerseits sollten die Arbeiterschichten mit dem „Geschenk“ eines Feiertages für den Nationalsozialismus gewonnen werden, andererseits folgte dem Pomp und den Massenaufmärschen der von Joseph Goebbels inszenierten Großkundgebung des 1. Mai der nächste Schritt der Gleichschaltung auf dem Fuße. Am Vormittag des 2. Mai begann die gewaltsame Auflösung der Arbeitergewerkschaften und Angestelltenverbände.
essa fu una grande, colossale apoteosi del lavoro di tutti; la nota dominante della festa, espressa in migliaia di modi, fu l’esaltazione di un’era nuova, in cui deve scomparire ogni lotta di classe, per far posto ad una piena concordia sociale e nazionale di tutti i lavoratori sia del braccio che del pensiero. I cattolici vi hanno partecipato con la preghiera pubblica, cercando di mettere in rilievo il grande contributo della dottrina di Cristo, primo e supremo Maestro nell’onore, che si deve rendere all’operaio. Il Corpo Diplomatico, ripetutamente ed insistentemente invitato a prender parte alla celebrazione, ha risposto largamente, issando la bandiera sulle singole sedi delle Missioni ed intervenendo, come ho fatto io pure, sia alla adunata degli scolari la mattina, ove parlò anche il Presidente del Reich, Maresciallo von Hindenburg, sia ancor più largamente alla sera nel campo di aviazione, ove parlò il Cancelliere Hitler ad una accolta di persone, che fu calcolata di circa un milione e mezzo. Fu notata nella giornata l’assenza completa dalle manifestazioni del Ministro Hugenberg, tedesco-nazionale.
2Il movimento hitleriano si allarga ogni giorno [di] più: l’Associazione degli Elmetti d’acciaio vi ha aderito fino a sottomettersi in massa alla sua alta direzione; persino fra le varie confessioni protestanti si va delineando un marcato movimento politico-religioso, promosso dai così detti “tedesco-cristiani” per costituirsi in Chiesa Nazionale (“Reichskirche”). La mossa rivela una tale povertà di contenuto religioso, che allarmò persino i vecchi dirigenti delle esistenti ventinove chiese evangeliche.2
Zu O.s Berichterstattung über die sich formierende deutsche evangelische „Reichskirche“ vgl. Brechenmacher, Reichskonkordatsakten und Nuntiaturberichte, S. 142-145.
3Le organizzazioni cattoliche, anche le sportive, conservano finora le loro formazioni, con ripetute e sincere dichiarazioni però di collaborare al movimento nazionale voluto dagli hitleriani.
4Ciò che per noi stranieri riesce sorprendente è la rapidità, con cui questo popolo, che pure ha fama di essere piuttosto freddo e difficilmente impressionabile, si è invece entusiasmato fino al misticismo per il nuovo regime. Infatti il Governo di Hitler ha ora completamente in mano le masse e potrebbe portarle ove vuole. Ieri quasi un milione e mezzo di persone sfilò per tutto il pomeriggio per le vie di Berlino, affluendo al Campo di aviazione e vi rimase bivaccando fino a mezzanotte circa, unicamente per partecipare alla dimostrazione della sera ed udire il discorso del Cancelliere. Hitler parlò circa un’ora davanti a questa massa enorme, alla quale gli altoparlanti, disseminati per chilometri e chilometri, portavano le parole del “Führer”. Era annunciato un discorso programmatico per quanto concerne il primo anno del piano quadriennale. In3
Ab hier bis zum Schluß verschlüsselt; Dechiffre fol. 124r.
realtà il discorso fu invece una delle solite polemiche elettorali contro i Governi precedenti, ricco di parole altosonanti, ma povere di contenuto e ancora più povere di solidi e bene studiati programmi di lavoro.4
Hitlers Rede am 1. Mai, in: Domarus, Hitler. Reden und Proklamationen I,1, S. 259-264.
Se questo popolo, ora così esaltato dall’idea di una imminente restaurazione economica (?)5
Anmerkung des Dechiffreurs: „economica“ nicht sicher entschlüsselt.
sarà deluso, e già molti lo temono, non è da meravigliarsi che dal nazional-socialismo passi per reazione al più feroce bolscevismo.
Anhang

1 Am 10.04.1933 war der 1. Mai als „Tag der nationalen Arbeit“ zum Nationalfeiertag erhoben worden. Damit bemächtigten sich die Nationalsozialisten des Symboltages der Arbeiterbewegung, mit doppelter Zielrichtung: einerseits sollten die Arbeiterschichten mit dem „Geschenk“ eines Feiertages für den Nationalsozialismus gewonnen werden, andererseits folgte dem Pomp und den Massenaufmärschen der von Joseph Goebbels inszenierten Großkundgebung des 1. Mai der nächste Schritt der Gleichschaltung auf dem Fuße. Am Vormittag des 2. Mai begann die gewaltsame Auflösung der Arbeitergewerkschaften und Angestelltenverbände.
2 Zu O.s Berichterstattung über die sich formierende deutsche evangelische „Reichskirche“ vgl. Brechenmacher, Reichskonkordatsakten und Nuntiaturberichte, S. 142-145.
3 Ab hier bis zum Schluß verschlüsselt; Dechiffre fol. 124r.
4 Hitlers Rede am 1. Mai, in: Domarus, Hitler. Reden und Proklamationen I,1, S. 259-264.
5 Anmerkung des Dechiffreurs: „economica“ nicht sicher entschlüsselt.
Biographien (2):Sachdatensätze ():

Berichte des Apostolischen Nuntius Cesare Orsenigo
aus Deutschland 1930 bis 1939
Im Auftrag des Deutschen Historischen Instituts in Rom und in Kooperation mit der Kommission für
Zeitgeschichte Bonn und dem Archivio Segreto Vaticano herausgegeben von Thomas Brechenmacher
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